La Nuova Sardegna

Vino, i 50 anni delle prime Doc sarde

di Giusy Ferreli
Vino, i 50 anni delle prime Doc sarde

Il riconoscimento fu assegnato nel 1972 a moscato di Sorso-Sennori, nasco e girò di Cagliari, cannonau di Sardegna e malvasia di Bosa 

21 gennaio 2022
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La ricorrenza è di quelle da celebrare in pompa magna : il 50esimo anniversario del riconoscimento della Doc ai vini che hanno scritto la storia dell’enologia e portato alla ribalta internazionale il nome della Sardegna. Era il 1972 quando, a undici anni dall’approvazione della prima regolamentazione giuridica di tutela , il moscato di Sorso-Sennori, il nasco di Cagliari, il cannonau di Sardegna, il girò di Cagliari e la malvasia di Bosa ottennero la prestigiosa designazione. Quest’importante anniversario verrà festeggiato come si conviene dall’associazione Città del vino che in Sardegna è coordinata dall’usinese Giovanni Antonio Sechi, di recente entrato nell’esecutivo nazionale del sodalizio che raggruppa 460 comuni italiani. Per l’associazione regionale, realtà in continua crescita che conta ad oggi 32 comuni soci mentre altri se ne aggiungeranno nei prossimi mesi, da anni porta avanti un’azione importante sulla strada della valorizzazione del patrimonio enologico, il 50esimo “compleanno” delle 5 Doc isolano rappresenta un’occasione utile per la valorizzazione della tradizione vitivinicola del territorio. «Queste ricorrenze non solo rappresentano una preziosa occasione di riflessione sul ruolo delle Doc ma offrono l'occasione per festeggiare luoghi e saperi. Quest’anno, tra l’altro, la schiera dei prodotti sardi è particolarmente nutrita: su ben 17 vini per i quali nel 1972 venne decretata la denominazione, 5 sono sardi», sottolinea Sechi che si sofferma su uno specifico aspetto. «I vini – osserva il coordinatore - rappresentano tutti i territori dell’isola». C’è il nord, esattamente la Romangia, con il Moscato di Sorso–Sennori, un vino ad alta gradazione alcolica, di colore giallo paglierino tendente al dorato con l’invecchiamento, che viene prodotto da uve provenienti, almeno per il 90 per cento dal vitigno Moscato bianco.

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