Il lieto fine esiste: Giancarlo riabbraccia suo figlio dopo 15 anni
Miriam prova a rintracciare il fratellastro in Sardegna. Edoardo, 78 anni, sogna di rincontrare gli amici di infanzia
24 gennaio 2022
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SASSARI. Per quindici anni si erano persi, divisi dal tribunale e dal mare. Lui, il padre, non aveva più un lavoro e non poteva mantenere il figlio. La separazione dalla moglie aveva peggiorato il quadro già critico e un giudice aveva deciso che quel bambino aveva diritto a un futuro più sereno dal punto di vista economico e probabilmente più stabile da quello affettivo. Qualche mese fa Giancarlo, di Iglesias, aveva chiesto aiuto con un appello accorato nella pagina: «Mio figlio mi è stato portato via quando aveva 5 anni. Mi manca tanto, penso a lui ogni giorno. Vorrei sapere come sta e riabbracciarlo, se lui vorrà». Le sue parole hanno smosso il cuore della rete e il messaggio è stato condiviso da un capo all’altro d’Italia. Grazie al nome e cognome indicato dal padre e alla pubblicazione di alcune foto da bambino, il figlio di Giancarlo è stato ritrovato e ha voluto incontrare il padre: «Dopo 15 anni l’ho potuto riabbracciare – dice Giancarlo – ed è tutto merito di questo gruppo».
Spera in un lieto fine anche Miriam, che da Brescia cerca suo fratello in Sardegna. Un fratellastro, forse il frutto di una relazione extraconiugale del padre di Miriam «che però ha sempre negato, sino alla morte». La madre della ragazza, invece, ha sempre avuto il dubbio che il marito potesse avere avuto un altro figlio durante un periodo di lavoro in Sardegna e ha spinto la figlia a cercarlo, per capire come sta, che vita ha avuto, e sapere se è a conoscenza dell’esistenza di una sorella. «È chiaro che si tratta di una situazione delicatissima, innanzitutto perché mi muovo un po’ alla cieca, con pochi indizi e zero certezze. E poi perché se questo fratello effettivamente esiste, sicuramente ha una famiglia, la sua mamma e magari un altro papà che potrebbe averlo riconosciuto o adottato. Insomma, si rischia di turbare la serenità delle persone, per questo sono molto cauta. Ma spero comunque che l’appello possa smuovere i ricordi di qualcuno, così da scoprire la verità». E in molti casi donare un sorriso, un tuffo nel passato che scalda il cuore.
Come per il signor Edoardo, 78 anni, che a 14 anni ha lasciato Dolianova per trasferirsi nel Nord Italia con la sua famiglia. Ma gli amici d’infanzia non li ha mai dimenticati. E ora li cerca grazie all’aiuto della figlia, che ha pubblicato una foto in bianco e nero dei suoi compagni di classe alle Elementari e scrive: «A babbo piacerebbe fare una chiacchierata, anche telefonica, con un vecchio amico di infanzia».
Cerca invece la sua tata d’infanzia il signor Silverio: «Non ho mai potuto conoscerla ma ultimamente mi hanno mandato una foto dove lei mi tiene in braccio..era il giorno di Pasqua del 1967..eravamo sul lago Coghinas del comune di Tula, provincia di Sassari. Si chiama Francesca e allora aveva circa 16 anni». Silverio non ha tante informazioni, solo quella foto che gli trasmette un dolce ricordo della sua infanzia e di una persona che gli ha voluto bene e che ora lui vorrebbe riabbracciare.
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Spera in un lieto fine anche Miriam, che da Brescia cerca suo fratello in Sardegna. Un fratellastro, forse il frutto di una relazione extraconiugale del padre di Miriam «che però ha sempre negato, sino alla morte». La madre della ragazza, invece, ha sempre avuto il dubbio che il marito potesse avere avuto un altro figlio durante un periodo di lavoro in Sardegna e ha spinto la figlia a cercarlo, per capire come sta, che vita ha avuto, e sapere se è a conoscenza dell’esistenza di una sorella. «È chiaro che si tratta di una situazione delicatissima, innanzitutto perché mi muovo un po’ alla cieca, con pochi indizi e zero certezze. E poi perché se questo fratello effettivamente esiste, sicuramente ha una famiglia, la sua mamma e magari un altro papà che potrebbe averlo riconosciuto o adottato. Insomma, si rischia di turbare la serenità delle persone, per questo sono molto cauta. Ma spero comunque che l’appello possa smuovere i ricordi di qualcuno, così da scoprire la verità». E in molti casi donare un sorriso, un tuffo nel passato che scalda il cuore.
Come per il signor Edoardo, 78 anni, che a 14 anni ha lasciato Dolianova per trasferirsi nel Nord Italia con la sua famiglia. Ma gli amici d’infanzia non li ha mai dimenticati. E ora li cerca grazie all’aiuto della figlia, che ha pubblicato una foto in bianco e nero dei suoi compagni di classe alle Elementari e scrive: «A babbo piacerebbe fare una chiacchierata, anche telefonica, con un vecchio amico di infanzia».
Cerca invece la sua tata d’infanzia il signor Silverio: «Non ho mai potuto conoscerla ma ultimamente mi hanno mandato una foto dove lei mi tiene in braccio..era il giorno di Pasqua del 1967..eravamo sul lago Coghinas del comune di Tula, provincia di Sassari. Si chiama Francesca e allora aveva circa 16 anni». Silverio non ha tante informazioni, solo quella foto che gli trasmette un dolce ricordo della sua infanzia e di una persona che gli ha voluto bene e che ora lui vorrebbe riabbracciare.
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