Effetto spettatore Sulla civiltà e sui sentimenti vince l’apatia
di Maria Teresa Laconi*
Alcuni giorni fa c’è stata una rissa all’esterno dll’Istituto Alberghiero di Sassari, dopo le lezioni. Le protagoniste di questo episodio sono due ragazze sedicenni, una è stata colpita al volto con...
27 gennaio 2022
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Alcuni giorni fa c’è stata una rissa all’esterno dll’Istituto Alberghiero di Sassari, dopo le lezioni. Le protagoniste di questo episodio sono due ragazze sedicenni, una è stata colpita al volto con un tirapugni davanti a decine di ragazzi e si suppone anche adulti, magari genitori, che anziché fermare il tutto hanno ripreso con i cellulari per poi divulgare i filmati sul web. Questi video sono diventati virali nel giro di poche ore.
Io mi domando che cosa porti molte persone a non intervenire in questo genere di situazioni. Esiste un fenomeno, chiamato “effetto spettatore” o “apatia dello spettatore”, che studia questo tipo di situazioni, e si riferisce ai casi in cui gli individui non aiutano una persona in difficoltà: maggiore è il numero di persone che assistono, minore è la probabilità che qualcuno di loro presterà il suo aiuto. Il mancato intervento non è mai giustificato. Ultimamente questi eventi sono frequenti tra ragazzi, abbiamo sentito parlare di episodi a Padova, a Milano, episodi fotocopia in cui protagonista sono la violenza di chi picchia e la passività di chi resta a guardare. Anzi, tira fuori il telefono e quasi gode nel riprendere e diffondere. Si sente a suo modo anche lui protagonista del fatto che vuole condividere. Un atteggiamento che a mio parere dovrebbe suscitare vergogna perché fa perdere il senso della solidarietà.
*Maria Teresa frequenta l’Ipsia di Iglesias
Io mi domando che cosa porti molte persone a non intervenire in questo genere di situazioni. Esiste un fenomeno, chiamato “effetto spettatore” o “apatia dello spettatore”, che studia questo tipo di situazioni, e si riferisce ai casi in cui gli individui non aiutano una persona in difficoltà: maggiore è il numero di persone che assistono, minore è la probabilità che qualcuno di loro presterà il suo aiuto. Il mancato intervento non è mai giustificato. Ultimamente questi eventi sono frequenti tra ragazzi, abbiamo sentito parlare di episodi a Padova, a Milano, episodi fotocopia in cui protagonista sono la violenza di chi picchia e la passività di chi resta a guardare. Anzi, tira fuori il telefono e quasi gode nel riprendere e diffondere. Si sente a suo modo anche lui protagonista del fatto che vuole condividere. Un atteggiamento che a mio parere dovrebbe suscitare vergogna perché fa perdere il senso della solidarietà.
*Maria Teresa frequenta l’Ipsia di Iglesias