La Nuova Sardegna

I 265 milioni in più della Finanziaria

I 265 milioni in più della Finanziaria

La maggioranza: aiuti mirati. Le opposizioni: giochi contabili

26 febbraio 2022
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CAGLIARI. In partenza erano nove miliardi e mezzo, comprese la sanità, le spese fisse e i passaggi contabili obbligatori. Però, come sempre accade in qualunque Finanziaria, all’improvviso, anche in questa è stata messa sul tavolo un’altra manciata di soldi. Stavolta il Consiglio regionale, guidato dal centrodestra, è riuscito a manovrare 265 milioni e a spalmarli fino al 2024. «Sono soldi in più che abbiamo destinato all’agricoltura, 40, alle imprese, compreso l’artigianato e il commercio, per superare gli effetti devastanti della pandemia, sono ancora 40, al lavoro, 16, ai diabetici, 30. Poi ci sono anche gli incentivi per i medici di famiglia perché lavorino nei piccoli Comuni», è stato il commento di Pierluigi Saiu, capogruppo della Lega, all’indomani del via libera alla Finanziaria 2022. Dalle opposizioni la replica è arrivata immediata: «La maggioranza di centrodestra – ribadisce Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti – ha solo spostato i capitoli di spesa da una tabella all’altra. Ad esempio i 40 milioni per l’agricoltura, destinati ad abbattere il costo delle materie prime, sono stati tolti alla sanità, 20, e altri 20 li hanno presi dal fondo per le piccole e medie imprese. La Giunta ha raschiato il fondo del barile, sapendo bene che queste risorse, una volta diventate ballerine, prima o poi dovrà recuperarle».

Le novità. Secondo la Regione sono almeno tre i punti cardini della Finanziaria. A partire dai 250 milioni in tre anni per combattere lo spopolamento nei Comuni con meno di tre mila abitanti e poi convincere le imprese a trasferirsi nelle aree a rischio desertificazione anagrafica. «Per la prima volta – sottolinea il governatore Christian Solinas – sono in campo risorse vere e certe per far rinascere i piccoli Comuni, con incentivi che vanno dal bonus bebè alla ristrutturazione della prima casa fino ai contributi alle imprese, credito d’imposta compreso, per rilanciare l’economia». Sempre per quanto riguarda i Comuni – sostiene la Regione – «Oltre ad aver confermato il trasferimento annuale del Fondo unico, supera i 600 milioni, con altri 40 anticiperemo le spese di progettazione per gli investimenti. Poi con 5 permetteremo l’ingaggio di personale esperto nella gestione dei bandi europei e nella programmazione territoriale, per accorciare così le differenze tra i territori più virtuosi e quelli rimasti indietro». Infine il terzo passaggio decisivo è legato allo sblocco del turn over nell’Agenzia Forestas (voluto con forza anche delle opposizioni) e al contratto per i custodi dei passaggi a livello. Nel primo caso – sottolinea la Regione «dopo anni di attesa, è arrivata la svolta, con 46 milioni in tre anni e un piano triennale di assunzioni l’Agenzia ritornerà ad avere l’organico di dieci anni fa». Nel secondo – si legge nel comunicato – «con 4,5 milioni, abbiamo tirato fuori dal limbo una categoria di precari troppo spesso dimenticata, ma che ora avrà uno stipendio dignitoso».

Manovra bis. La Finanziaria 2022, comunque, non è finita. La Giunta ha confermato che fra marzo e aprile sarà pronto un assestamento di bilancio, ribattezzato «Legge Omnibus 2», la prima è stata approvata mesi fa. Anche la prossima sarà un contenitore in cui finirà di tutto, com’è già accaduto. In aula l’assessore Giuseppe Fasolino ha annunciato: «Lì ci saranno i milioni per soddisfare gran parte delle richieste territoriali che non hanno trovato spazio in questa la Finanziaria». Anche se, in aula, Piero Comandini, Pd, ha commentato: «Alla fine la vostra seconda Manovra sarà ancora più clientelare dell’Omnibus 1». (ua)

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