L’Europa e i cittadini premiano l’Italia grazie all’Asinara
di Gianni Bazzoni
Prestigioso riconoscimento al progetto “Clean sea and life”. Il direttore del parco: «Entusiasmante lavoro di squadra»
03 giugno 2022
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SASSARI. Una campagna straordinaria di pulizia delle coste e fondali italiani che in quattro anni ha coinvolto 40mila cittadini e consentito di rimuovere 112 tonnellate di spazzatura dai mari ispirando anche normative che limitano la presenza e la diffusione dei rifiuti. C’è il cuore e l’anima dell’Asinara nel successo del progetto dell’Italia premiato a pieni voti dalla Commissione europea Life per l'ambiente e l'azione per il clima. Il riconoscimento è stato dato proprio per la campagna di sensibilizzazione sulla riduzione dei rifiuti marini. Il progetto italiano si è aggiudicato anche il “Premio del Cittadino”, assegnato appunto dai cittadini europei.
Si chiama Clean Sea Life ed è stato coordinato dal Parco Nazionale dell'Asinara il piano che aveva come obiettivo la pulizia delle spiagge italiane e ha trasmesso il valore dell’impegno in attività di pulizia e divulgazione della necessità di tutelare l’ambiente. Diverse le sezioni del progetto e tra questi il più grande evento di bonifica subacquea mai organizzato in Italia - denominato “Operazione Spazzamare” - che ha visto la partecipazione di centinaia di pescatori, subacquei militari e civili, che hanno rimosso 92 tonnellate di rifiuti dai fondali. Sono state condotte 283 attività di monitoraggio delle spiagge e dei fondali marini. I rifiuti sono una delle principali minacce agli ecosistemi marini e rappresentano un rischio crescente alla biodiversità, l’ambiente, l’economia e la salute. Dalle alici alle balene, dalle tartarughe agli uccelli, sono centinaia le specie marine mediterranee che risentono di questa forma di inquinamento, con esiti a volte fatali. Particolare preoccupazione suscitano le microplastiche, che possono assorbire e concentrare gli inquinanti disciolti in mare e, grazie alle ridotte dimensioni, sono facilmente ingerite dagli organismi acquatici più minuti con conseguenze poco chiare. E la maggior parte dei rifiuti ritrovati in mare, secondo le indagini, proviene da terra.
Entusiasta per il riconoscimento europeo il Commissario straordinario del Parco nazionale dell’Asinara, Gabriela Scanu: «La sensibilità riscontrata nel progetto Clean Sea Life dalle diverse istituzioni e dal pubblico sul tema della plastica e dell’ambiente fanno ben sperare per un cambiamento nei comportamenti dell’uomo per il pianeta. Come Parco contiamo di proseguire con nuove iniziative e progetti. È importante il premio della giuria tecnica ma forse ancora più significativo è il riconoscimento dei cittadini che lo hanno votato come migliore progetto».
Felice anche Vittorio Gazale, direttore del Parco e Responsabile scientifico del progetto : «È stato un lavoro di squadra entusiasmante che abbiamo avuto l’onore di coordinare a livello nazionale. Ringraziamo tutti i partner: il CoNISMa, la Fondazione Cetacea, Legambiente, MedSharks e il Centro Velico Caprera e tutti i colleghi della struttura tecnico-amministrativa del Parco. Un premio prestigioso per un progetto contro l’inquinamento della plastica che dedichiamo alla città di Porto Torres».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Si chiama Clean Sea Life ed è stato coordinato dal Parco Nazionale dell'Asinara il piano che aveva come obiettivo la pulizia delle spiagge italiane e ha trasmesso il valore dell’impegno in attività di pulizia e divulgazione della necessità di tutelare l’ambiente. Diverse le sezioni del progetto e tra questi il più grande evento di bonifica subacquea mai organizzato in Italia - denominato “Operazione Spazzamare” - che ha visto la partecipazione di centinaia di pescatori, subacquei militari e civili, che hanno rimosso 92 tonnellate di rifiuti dai fondali. Sono state condotte 283 attività di monitoraggio delle spiagge e dei fondali marini. I rifiuti sono una delle principali minacce agli ecosistemi marini e rappresentano un rischio crescente alla biodiversità, l’ambiente, l’economia e la salute. Dalle alici alle balene, dalle tartarughe agli uccelli, sono centinaia le specie marine mediterranee che risentono di questa forma di inquinamento, con esiti a volte fatali. Particolare preoccupazione suscitano le microplastiche, che possono assorbire e concentrare gli inquinanti disciolti in mare e, grazie alle ridotte dimensioni, sono facilmente ingerite dagli organismi acquatici più minuti con conseguenze poco chiare. E la maggior parte dei rifiuti ritrovati in mare, secondo le indagini, proviene da terra.
Entusiasta per il riconoscimento europeo il Commissario straordinario del Parco nazionale dell’Asinara, Gabriela Scanu: «La sensibilità riscontrata nel progetto Clean Sea Life dalle diverse istituzioni e dal pubblico sul tema della plastica e dell’ambiente fanno ben sperare per un cambiamento nei comportamenti dell’uomo per il pianeta. Come Parco contiamo di proseguire con nuove iniziative e progetti. È importante il premio della giuria tecnica ma forse ancora più significativo è il riconoscimento dei cittadini che lo hanno votato come migliore progetto».
Felice anche Vittorio Gazale, direttore del Parco e Responsabile scientifico del progetto : «È stato un lavoro di squadra entusiasmante che abbiamo avuto l’onore di coordinare a livello nazionale. Ringraziamo tutti i partner: il CoNISMa, la Fondazione Cetacea, Legambiente, MedSharks e il Centro Velico Caprera e tutti i colleghi della struttura tecnico-amministrativa del Parco. Un premio prestigioso per un progetto contro l’inquinamento della plastica che dedichiamo alla città di Porto Torres».
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