La Nuova Sardegna

Bonus edilizi, con l'obbligo dell'attestazione Soa 20mila imprese sarde a rischio

Bonus edilizi, con l'obbligo dell'attestazione Soa 20mila imprese sarde a rischio

Confartigianato Imprese Sardegna ha scritto ai parlamentari dell'isola perché l'obbligo sia eliminato

08 giugno 2022
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CAGLIARI. «Abolire l'obbligo per le imprese di possedere un'attestazione SOA (Attestazione di qualificazione per la partecipazione a gare d'appalto per l'esecuzione di appalti pubblici di lavori) per operare nel mercato dei bonus edilizi». È quanto chiede Confartigianato Imprese Sardegna, che ha scritto ai parlamentari sardi per ribadire l'allarme per le continue modifiche alle norme sugli incentivi in edilizia che rischiano di bloccare definitivamente i lavori di riqualificazione degli edifici e di tagliare fuori dal mercato oltre il 90% delle imprese. Infatti, a complicare un quadro legislativo già intricato, poche settimane fa è arrivata la norma del decreto legge «Taglia prezzi» che impone, anche per le imprese che operano in subappalto, il possesso delle attestazioni SOA, er i lavori che danno diritto alle detrazioni edilizie di importo superiore ai 516mila euro. «Se la norma sarà approvata, entrerà in vigore fra otto mesi ma consentirà di lavorare solo a chi lavora già. Se teniamo conto che su 28mila imprese edili sarde, meno di 2.300 hanno l'attestazione SOA, incluse quelle del restauro, possiamo capire il danno che si sta per fare al mercato - commenta la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Amelia Lai - e se teniamo conto che l'importo medio dei lavori nei condomini in Sardegna è di 849mila euro, il rischio gravissimo è che tutte le imprese, artigiane e non, che oggi lavorano con le ristrutturazioni con lavori oltre la soglia saranno impossibilitate a lavorare. (Ansa)

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