La Nuova Sardegna

Scontro sul sistema degli aeroporti

Scontro sul sistema degli aeroporti

Davanti alle commissioni regionali l’accordo Cciaa Cagliari-F2i per lo scalo di Elmas. De Pascale: si può chiudere entro l’ann

18 giugno 2022
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SASSARI. Il confronto, alla fine, c’è stato. Dopo qualche rinvio la questione della gestione degli aeroporti sardi ha fatto il suo ingresso nelle stanze della politica (almeno quelle istituzionali). Davanti alle commissioni Quarta e Quinta del consiglio regionale sono passati tutti i portatori di interesse di questa vicenda che sta agitando gli ambienti economici, imprenditoriali e ora anche politici dell’isola.

Attese le parole del presidente della Camera di commercio di Cagliari-Oristano, Maurizio De Pascale, l’uomo che sta guidando l’operazione con cui F2i dovrebbe deliberare un aumento di capitale riservato alla Camera di Commercio che vi concorrerà con le quote di Sogaer. L’ente camerale entrerebbe in Ligantia, e insieme avrebbero così il controllo dei tre scali sardi. «Siamo in fase di dialogo con Enac, e comunque in una fase in cui non è stata apposta alcuna firma nemmeno a una bozza di accordo», ha detto De Pascale, al termine dell'audizione. Oggi la Camera di Commercio di Cagliari-Oristano detiene il 94% della Sogaer, società di gestione dell'aeroporto di Elmas mentre e F2i Ligantia detiene il 79,8% della Geasar (Olbia) e il 71,25% della Sogeeal di Alghero.

«L'Enac - ha ricordato De Pascale - ha dato linee di indirizzo ben chiare, cioè soprattutto gli scali minori devono aggregarsi per competere sul mercato nazionale e internazionale. Nel momento in cui avrà verificato ed esaminato nel dettaglio l'operazione che Sogaer sta svolgendo (dietro mandato della Camera di Commercio) con i soci di Ligantia, allora ci saranno i primi accordi». Poi, ha aggiunto, «se Enac, ministero dei Trasporti e Antitrust dovessero dare il via libera al progetto, credo che entro la fine dell'anno si potrebbe vedere il termine del processo». Ancora una volta De Pascale ha ribadito che da parte della Camera di Commercio non è in programma alcuna cessione: «Se Camera di commercio deve vendere lo 0,001% delle sue quote, lo deve fare attraverso un bando a evidenza pubblica, essendo un ente pubblico vigilato dal Mise».

L’operazione viene però osteggiata dai sindacati. Il segretario di Filt-Cgil Arnaldo Boeddu ha detto che «la Regione deve battere un colpo, convocando urgentemente le segreterie di Cgil, Cisl e Uil e le rispettive federazioni dei trasporti se realmente si vuole evitare un problema sociale». Infatti, «è assurdo che quanto l'ente camerale vorrebbe attuare avvenga senza alcun serio confronto con le parti sociali in presenza della Regione che, fino ad ora, è totalmente assente». Assente su quello che Boeddu definisce «progetto di totale privatizzazione dello scalo di Elmas».

Secondo William Zonca (Uiltrasporti Sardegna) «la gestione del sistema aeroportuale deve passare dalla Regione e non dalla Camera di commercio di un territorio: siamo contrari a qualsiasi tipo di monopolio e siamo invece perché la Regione acquisisca tutte le quote della società Sogaer oggi in capo alla Camera di commercio di Cagliari».

In audizione sono stati ascoltati anche il presidente di Confcommercio Sud Sardegna Alberto Bertolotti e di Federalberghi Sud Sardegna Fausto Mura che continuano a parlare di «cessione» dell'aeroporto di Elmas, di «un'operazione economicamente sbagliata e giuridicamente impossibile».

Nei prossimi giorni, annunciano, «illustreremo pubblicamente quali insormontabili ostacoli giuridici impediscono di procedere alla conclusione di questo assurdo affare. Intanto la Giunta regionale prenda una posizione ed esca da un'insostenibile ambiguità silente». Oltretutto, concludono, «è urgente bloccare ogni operazione che sia stata intrapresa e consentire al sistema di conoscere per tabulas il dettaglio dell'affare che porterà via a tutti gli imprenditori e a tutti i cittadini della Sardegna la principale porta di accesso all'isola, per affidarla a logiche puramente speculative».
 

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