La Nuova Sardegna

Polemiche

Gare per i grandi eventi, esclusi spettacolo e cultura

Roberto Petretto
L’assessore regionale al Turismo e all’Artigianato Gianni Chessa
L’assessore regionale al Turismo e all’Artigianato Gianni Chessa

Ma l’assessore Chessa rassicura: «Lunedì 11 luglio arriverà la seconda tranche che comprende concerti, folclore e esperienziale»

10 luglio 2022
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SASSARI. Forse non ci sarà un bis dello scontro durissimo che aveva visto contrapposti da una parte l’assessore regionale al turismo e dall’altra i rappresentanti di una serie di organizzazioni e associazioni culturali che erano rimaste escluse dal contestato “click day” sul bando dei finanziamenti per i “grandi eventi”. Il timore di un’altra forte contrapposizione si era diffuso ieri con la pubblicazione dei nuovi bandi per la concessione di contributi all’organizzazione di manifestazioni di interesse turistico. Sul sito dell’assessorato, relativamente alle annualità 2022-2023-2024, sono comparsi i bandi per tre “cartelloni”: eventi della tradizione identitaria (2milioni e 500mila per ciascun anno); grandi eventi sportivi (4milioni e 200mila all’anno); manifestazioni del turismo Mice (convegnistica, matrimoni e simili: 500mila euro all’anno).

E gli spettacoli, i concerti, i grandi festival? Panico e principio di rabbia tra le associazioni interessate, con i sospetto che fosse in atto una ritorsione da parte dell’assessore, dopo i ricorsi e le bocciature di vari tribunali con il click day sullo sfondo. «Macché, nulla di tutto questo. Tranquillizzate gli animi: lunedì, massimo martedì, pubblicheremo anche gli altri bandi - dice l’assessore al Turismo, Gianni Chessa -. Gli uffici hanno deciso che fosse meglio procedere con una pubblicazione in due tranche. Tre cartelloni sono stati pubblicati oggi, seguiranno quelli relativi a cultura, folclore e turismo esperienziale». L’assessore Chessa allontana le voci di ritorsioni e anche l’ipotesi che sia rimasto un certo risentimento tra la Regione e le associazioni che avevano presentato ricorso contro il click day: «Nessuna ritorsione, il sospetto è del tutto ingiustificato. Tra l’altro lo sapevano bene che sarebbe arrivato anche il bando per gli altri cartelloni. La delibera di Giunta era anche passata in commissione. Erano state accolte delle modifiche. L’ho spiegato a loro, l’ho spiegato anche al mio collega e amico Gianfranco Ganau che l’altro giorno mi chiedeva informazioni a riguardo. Il bando fatto in due tranche risponde solo all’esigenza di non appesantire il sistema». Il bando, comunque, prevede qualche correttivo. Innanzitutto ci sono tempi abbastanza larghi per preparare la documentazione: 30 giorni. Poi sono state previste diverse categorie o “cartelloni”, come recitano i bandi. Dei tre già pubblicati si è detto. Poi dovrebbero arrivare quelli per manifestazioni “folkloristiche e tradizionali”, per “manifestazioni della cultura e dello spettacolo” e infine per “manifestazioni del turismo esperienziale”.

«Perché le manifestazioni folcloristiche non devono accedere a questi finanziamenti? - dice l’assessore Chessa - I suonatori di organetto, di launeddas, i gruppi di ballo tradizionale non sono forse cultura? Forse si lamenteranno quelli del jazz, ma cercheremo di accontentare un po’ tutti». La frecciata al mondo del jazz non è casuale perché tra le associazioni che avevano presentato ricorso contro il click day alcune sono organizzatrici di importanti rassegne di questo genere musicale. Qualche ruggine è rimasta con l’assessorato? «Ma no - assicura Chessa -. Ci siamo capiti con i gruppi, ci siamo parlati, qualcuno mia ha anche chiesto scusa. Hanno capito la bontà di quello che stavamo facendo. Il click day è un sistema che si può usare in momenti particolari. Il ministero ha fatto un click day per assegnare 400milioni qualche giorno fa. No, nessuna polemica. La Sardegna sta andando bene e di questo ringrazio tutti, chi organizza spettacoli, chi dà accoglienza. Lo dico da assessore ma anche da turista. Lo spettacolo è un servizio che si offre al turista. Le associazioni devono capire che io sono il loro migliore alleato. A luglio spero discuteremo la legge Omnibus. Sarà importante perché potremmo trovare altre risorse».

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