La Nuova Sardegna

Continuità territoriale

Alghero: c’è anche Aeroitalia, ma il futuro è un’incognita

di Claudio Zoccheddu
Alghero: c’è anche Aeroitalia, ma il futuro è un’incognita

La compagnia parteciperà alla procedura per l’assegnazione delle rotte. Accademici in campo per proporre soluzioni che scongiurino la crisi

22 gennaio 2023
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Sassari La prima proposta per Alghero, dopo l’attivazione della procedura negoziata sulla piattaforma Sardegna Cat per l’assegnazione delle rotte in Continuità territoriale, è arrivata ed è targata Aeroitalia. Il vettore ha dichiarato all’Ansa di aver “deciso di rispondere positivamente all'invito della Regione per la continuità su Alghero sia verso Roma che verso Linate – hanno fatto sapere dalla compagnia –. Inoltre domani (oggi, ndr ) invieremo la nostra disponibilità a volare senza compensazioni Olbia-Roma».

Accademici su Alghero La base di partenza è un dato preciso che descrive l’aeroporto di Alghero meglio di tante parole: quello della Riviera del corallo è lo scalo sardo che, in base agli indici di riempimento valutati dall’Enac (l’Ente nazionale per l’aviazione civile), imbarca il maggior numero di passeggeri dotati di biglietto acquistato sfruttando la continuità territoriale. Ecco perché un gruppo di accademici ha deciso di partecipare al dibattito portando in dote proposte costruttive. Perché è ormai chiaro che la situazione dell’aeroporto nasce da un bando superato che genera più problemi di quanti possa risolverne. E il 10 febbraio, nell’aula magna del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari, si cercheranno soluzioni ad un problema che interessa un intero territorio. È questo l’obiettivo di Giovanni Pruneddu, docente di Diritto della navigazione, che ormai da tempo lavora alla realizzazione dell’evento ma anche, e soprattutto, è alla ricerca di soluzioni da proporre alla politica per uscire finalmente dall’impasse che puntualmente arriva quando scadono i contratti stipulati con le compagnie aeree. L’appuntamento «Siamo molto soddisfatti di essere riusciti a coinvolgere accademici, esponenti della politica nazionale e regionale e delle associazioni che si occupano dell’aviazione civile – spiega Giovanni Pruneddu –. Il 10 febbraio parteciperanno il magnifico rettore dell’Università di Sassari, Gavino Mariotti, e il direttore del dipartimento di Giurisprudenza, Michele Comenale Pinto». Gli interventi programmati sono quelli di Pierluigi di Palma, presidente dell’Enac, Salvatore Deidda, presidente della Commissione Trasporti della Camera dei deputati, Antonio Moro, assessore regionale ai Trasporti, Michele Pais, presidente del Consiglio regionale, Gianluca Mele, presidente dell’Associazione europea degli studenti di Giurisprudenza (Elsa) , Michele Cossa, presidente della Commissione per il riconoscimento dell’insularità, i deputati Pietro Pittalis e Silvio Lai, e il senatore Ettore Licheri.

Le proposte Il presupposto ormai è chiaro a tutti: l’aeroporto di Alghero ha un’importanza vitale per lo sviluppo del territorio e il Sassarese non può farne a meno. Per questo motivo, l’obiettivo dell'incontro del 10 febbraio è fornire alla politica strumenti per mettere in campo le migliori soluzioni possibili: «Insieme agli studenti dell’Esla ci faremo carico di redigere un documento da sottoporre a tutti per provare ad ottenere un nuovo modello di continuità territoriale – aggiunge Giovanni Pruneddu –. E abbiamo già diverse proposte, come quella di ottimizzare la ripartizione dei fondi partendo dalle offerte ribasso dei vettori sugli aeroporti di Olbia e Cagliari. Questi fondi “risparmiati” dovrebbero essere destinati all’aeroporto di Alghero per abbattere, ad esempio, il peso delle tasse aeroportuali. Ma, insieme alle compagnie aeree, si potrebbe puntare anche sul co-marketing». Insomma, le idee non mancano.

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