La Nuova Sardegna

L’incidente in Spagna

Il base jumper sardo Ulisse Idra lotta tra la vita e la morte

di Michela Columbu
Il base jumper sardo Ulisse Idra lotta tra la vita e la morte

È ricoverato in coma farmacologico all’ospedale di Alicante. La compagna: «Ha un polmone perforato, diverse costole rotte e il bacino fratturato»

03 maggio 2023
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Sassari Un problema imprevisto, poi l’urto sulla parete di cemento di un palazzo, forse quello da cui si era lanciato, poi un altro scontro. E un altro ancora. Per tre volte Ulisse Idra, il base jumper 33enne di San Nicolò Arcidano, è andato a sbattere sulla parete di un palazzo. Un’altra persona, probabilmente, non ce l’avrebbe fatta. Ulisse però non si è arreso e nonostante il dolore causato dagli urti è riuscito a manovrare il paracadute fino a toccare terra, dove è stato soccorso e accompagnato da Benidorm, dove stava partecipando al Campionato mondiale di base jumping, all’ospedale di Alicante. Ora il ragazzo volante deve completare un’altra impresa, la più complicata. Il 33enne, infatti, è ricoverato in gravissime condizioni e lotta tra la vita e la morte in un letto di ospedale.

Il racconto «È andato a impattare per tre volte sulla parete dell'edificio dopo che aveva aperto il paracadute – spiega la sua fidanzata Petra Noli –, e nonostante questo è riuscito a manovrarlo riuscendo ad atterrare senza precipitare. Purtroppo gli impatti ripetuti contro le pareti dell'edificio gli hanno causato numerose fratture e traumi. Ulisse è stato immediatamente operato per la rottura dell'arteria toracica, un intervento non procrastinabile, e ora si trova in coma farmacologico. Ha un polmone perforato e parecchie costole rotte, diverse fratture al livello del bacino, al gomito, alla caviglia. La prognosi non è stata sciolta e quindi non è fuori pericolo».

L'atleta sardo il 27 aprile si trovava a Benidorm, capitale turistica della costa valenciana, per partecipare al Base Jump Extreme World Championship , manifestazione che si svolge dal 2008, alla quale hanno preso parte circa venti atleti da tutto il mondo. Dopo l'incidente, Ulisse è stato immediatamente soccorso e trasportato con un'ambulanza di soccorso avanzato all'Ospedale Marina Baixa e, successivamente, trasferito dopo un peggioramento ad Alicante. La sfida Ulisse si è lanciato da uno degli alberghi più alti d'Europa, quasi 200 metri per una struttura che per diversi anni è stata la più alta della Spagna. Quel volo doveva essere uno dei tanti di una competizione sportiva ad altissimo tasso adrenalinico, dove si stabilisce il vincitore in base ad un punteggio che cresce se si atterra in un punto prestabilito, se si apre il paracadute entro un certo tempo e se si governa il paracadute in maniera tale che non si giri verso l'edificio. Una sfida fatta di concentrazione dove è necessaria una grande esperienza che il campione sardo ha maturato in tanti anni di voli da edifici e monumenti naturali in tutta l’isola. Già nel 2016 diventò virale la notizia del lancio dal THotel a Cagliari, e negli anni Ulisse si è ripetuto volando dalla Sella del Diavolo, dal Pan di Zucchero e dalle pareti rocciose della costa di Baunei. Una passione che ha coltivato fin da giovanissimo e che gli ha permesso di arrivare a confrontarsi con i base jumper più forti al mondo. Ma questo sport, si sa, implica un rischio altissimo, dal momento che per voli da 200 metri d'altezza, che durano al massimo dieci secondi, il tempo di manovra, con l'apertura del paracadute, è davvero poco. Restano da stabilire le cause della virata di Ulisse verso l'edificio contro il quale è andato a sbattere quando aveva il paracadute già aperto. Errore umano o guasto all'attrezzatura, elementi che al momento non sono importanti quanto la salute del ragazzo volante che lotta per riprendersi.

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