La Nuova Sardegna

Elezioni

La Sardegna alle urne: occhi puntati su Assemini e Iglesias

La Sardegna alle urne: occhi puntati su Assemini e Iglesias

Centrodestra diviso nei centri più grandi

28 maggio 2023
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Sassari Non c’è neanche un capoluogo al voto, soltanto due città oltre i 15mila abitanti, in tutto ad andare alle urne saranno 39 comuni su 377. Ma inevitabilmente tutta la politica ha gli occhi puntati sulle elezioni comunali di oggi e domani, l’ultima tornata elettorale prima delle regionali del febbraio 2024. Ovvio che a essere sotto i riflettori sono soprattutto i due comuni più grandi, Assemini e Iglesias, che potrebbero essere richiamati al voto fra due settimane - l’11 e il 12 giugno - se nessuno degli sfidanti dovesse superare il 50 per cento delle preferenze. Tra l’altro in entrambe le città i partiti non si presentano in modo uniforme. Anzi. Partiamo da Assemini, dove il centrodestra si presenta diviso. Innanzitutto, non c’è il Psd’Az del governatore Christian Solinas, mentre il resto della coalizione si divide tra Niside Muscas, sostenuta da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, e Mario Puddu, lo storico leader grillino, primo sindaco 5 stelle a conquistare un comune nell’isola, che non ricandidato dal Movimento, ha scelto di andare da solo a capo di un polo civico, appoggiato anche da Riformatori, Udc, Sardegna 20Venti, Fortza Paris e Italia Viva. Il Movimento 5 stelle, invece, si presenta in alleanza con il Pd, Verdi, Possibile e Partito socialista e schiera l’ex assessore Diego Corrias. A Iglesias cerca la riconferma il sindaco uscente Mauro Usai, sostenuto da sette liste, oltre il suo Pd, i Progressisti, Idea Sardegna e altre civiche. Anche a Iglesias il centrodestra si presenta al voto diviso: Luigi Biggio, consigliere comunale uscente e già assessore alle Politiche giovanili con la giunta Perseu, con il solo simbolo di Fratelli d’Italia, e Giuseppe Pes, che pur non presentandosi sotto alcun simbolo, nelle sue quattro liste civiche ha accolto esponenti di Riformatori, Lega, Udc e Forza Italia, nonché del Movimento 5 stelle, che a Iglesias non ha stretto l’alleanza con il Pd.

I Comuni chiamati alle urne sono - oltre ad Assemini e Iglesias - Decimomannu, Maracalagonis, Galtellì, Irgoli, Jerzu, Macomer, Meana Sardo, Tortolì, Oliena, Sindia, Ales, Boroneddu, Cabras, Modolo, Narbolia, Nughedu Santa Vittoria, Pompu, Riola Sardo, Simala, Soddì, Villa Verde, Aglientu, Budoni, Cheremule, Chiaramonti, Palau, Sedini, Collinas, Donori, Fluminimaggiore, Furtei, Gesturi, Ortacesus, Senorbì, Seui, Teulada e Villaspeciosa. In totale nella città metropolitana di Cagliari sono due i Comuni al voto, in provincia di Nuoro e Oristano 12, a Sassari 6 e nel Sud Sardegna 11. Fra i Comuni al voto di media grandezza Tortolì e Jerzu in Ogliastra e Macomer e Oliena nel Nuorese, Palau e Budoni in Gallura, a cui si aggiungono altri Comuni più piccoli.

Oggi si vota dalle 7 alle 23, mentre domani dalle 7 alle 15. A quel punto inizierà lo spoglio. L’eventuale ballottaggio sarà domenica 11 e lunedì 12 giugno.

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