La Nuova Sardegna

Vacanze

Il turismo del lusso non ha crisi e l’isola punta sugli hotel 5 stelle

di Claudio Zoccheddu
Il Seven pines di Baja Sardinia
Il Seven pines di Baja Sardinia

Il segmento non ha sofferto i problemi della recessione e della pandemia. I visitatori puntano sulle esperienze e scoprono le zone interne e le tradizioni

05 giugno 2023
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Sassari L’archeologia del turismo lo aveva relegato ad un dorato universo che si sviluppava parallelamente al territorio. Ora gli amanti del lusso vengono chiamati “viaggiatori alto spendenti” e le vacanze dorate non fanno più storcere la bocca agli ultras della sostenibilità e dell’ambiente, che consideravano resort e alberghi a 5 stelle alla stregua delle isole felici completamente disconnesse dalla realtà. Il segmento dei 5 stelle è una parte importante del settore turistico che, ultimamente, punta forte sulle esperienze e proietta la sua capacità di spesa anche nel circondario. E, non soffrendo i problemi dettati dall’inflazione o dall’instabilità dei mercati economici, rappresenta una fonte certa di guadagno con enormi prospettive di sviluppo che gioveranno a tutto il movimento turistico. E l’isola, che ancora non figura nel gotha del turismo di lusso europeo (nel Mediterraneo domina la Riviera francese seguita dalla Costiera Amalfitana e da alcune isole greche), ha le potenzialità per spingere sull'acceleratore anche in questo settore, sfruttando la capacità di spesa dei clienti a 5 stelle su un territorio che ha tanto da offrire.

La casa del lusso In Costa Smeralda gli hotel a 5 stelle non sono una novità, anzi. Quello che invece sembra essere nuovo è l’interesse dei turisti “alto spendenti” verso tutte le qualità della destinazione Sardegna, dove assicurano una presenza costante che va oltre la crisi economica e che ha superato senza problemi anche i veti dell’emergenza Covid. I turisti del lusso, insomma, non sono mai mancati e anche in questa stagione arriveranno sull’isola da tutte le parti del mondo: «È ancora presto per fare bilanci ma le prospettive per la stagione sembrano buone – spiega Elena Muntoni, brand manager di Delphina hotels & resorts –. Confermo che l’ospitalità a 5 stelle ha sofferto meno la ripartenza e che il 2022 ha segnato il ritorno del turismo internazionale in Sardegna e nei nostri hotel e resort, con una durata media del soggiorno di 8-10 giorni». La rosa dei turisti del lusso prevede provenienze disparate: «Sono soprattutto inglesi, tedeschi, francesi, svizzeri e scandinavi ma sono ritornati anche gli americani, segno che il mondo del turismo è in ripresa e punta anche sulle destinazioni finite in stand-by negli ultimi anni». Ma non sono più i ricchi di una volta: «Il concetto di lusso si è evoluto negli ultimi anni. La richiesta di servizi esclusivi si abbina sempre di più ad una maggiore consapevolezza dal punto di vista della sostenibilità, oltre al desiderio di esperienze che escono dai classici circuiti turistici – aggiunge Elena Muntoni prima di entrare nel dettaglio dell’offerta e delle richieste –. È chiaro che il mercato di fascia alta si aspetta un ottimo servizio, cibo e prodotti di alta qualità in un ambiente confortevole ed elegante, ma la vacanza è sempre più connessa all’esigenza di godere del tempo libero e rilassarsi. Una vacanza in cui il lusso è rappresentato più dall’opportunità di circondarsi di luoghi unici e scoprire l’essenza di un territorio. Così ogni momento della vacanza diventa un’occasione per vivere in totale libertà il mare e la natura, entrare in contatto con le tradizioni, i sapori, le bellezze di questo territorio». Le richieste riguardano soprattutto le peculiarità del territorio visitato: «Lezioni di cucina gallurese, ristoranti pieds dans l’eau, talassoterapia e trattamenti benessere, avventure sotto le stelle per i più piccoli e perfino un veliero del 1927 per andare alla scoperta degli angoli più affascinanti dell’Arcipelago della Maddalena», conclude Muntoni. In costa, poi, ci sono anche i nuovi arrivati: «Abbiamo aperto l’anno scorso ma il riscontro è stato subito positivo è siamo riusciti a lavorare bene e molto – spiega Vito Spalluto, managing director del cinque stelle 7Pines di Baja Sardinia –. Le previsioni per quest’anno sono fantastiche: abbiamo aperto il 20 aprile e siamo andati subito in over budget rispetto a quanto prospettato. Anche maggio bene e su giugno abbiamo ottime prospettive». Come per il resto della Gallura, le presenze sono assortite: «Abbiamo tanti clienti statunitensi, ma anche tedeschi, inglesi e in generale tanti turisti stranieri. Ma ci sono anche gli italiani. Tutti ormai vengono per scoprire il territorio perché amano l’idea di visitare la Sardegna e le sue tradizioni. Diciamo che il mare resta il traino ma poi tutti vogliono scoprire le zone interne e le tradizioni, per questo offriamo la possibilità di trascorrere una giornata con un pastore, la visita alle cantine del territorio ma anche i trasferimenti in Ogliastra alla scoperta d elle blue zone, famosissime in tutto il mondo, e dei segreti della longevità – spiega ancora Spalluto –. In realtà sono tutti molto affascinati dall'isola e dalla sue tradizioni e sfruttano le occasioni per passeggiare e scoprire la cultura dell’isola senza limitarsi alla Costa Smeralda del mare della vita notturna». Sarà per questo che anche chi arriva con l’idea di fare una toccata e fuga, poi prolunga il soggiorno fino ad una media di 7 giorni. E ovviamente, il lusso non è andato in pensione: «Già, gli yacht a noleggio sono molto richiesti, così come la cucina stellata e i vini di altissima qualità.

Ma c’è anche tanto sport a aggiunge Spalluto – soprattutto tennis e padel, su cui organizziamo le academy con le star. A luglio avremo Gianluca Zambrotta per il padel ma anche come allenatore di calcio per i bambini. La scuola di tennis, invece, sarà affidata a Karel Novacek e avremo anche Yuri Chechi per la ginnastica».

Città a 5 stelle Non ci sono solo le coste e l’ambiente tra gli attrattori dei turisti “alto spendenti”. Molti iniziano a scegliere le città: «Ci stiamo rendendo contro che la domanda esiste e che il segmento è in crescita – dice Daniele Bassetti, direttore del 5 stelle “Palazzo Tirso”, nel centro di Cagliari –. Anche le premesse per la stagione estiva sembrano buone e ovviamente siamo contenti del trend nonostante questa sia la nostra prima stagione avendo aperto ad aprile». Sulle potenzialità, Bassetti non ha dubbi: «La città è un attrattore turistico, ne sono convinto. Ci si rivolge allo stesso segmento di clientela che generalmente si trova lungo le coste ma in questo caso sono alla ricerca di qualcosa di diverso. I grandi resort sul mare si rivolgono a chi cerca relax e spiagge ma esiste un altro genere di vacanza e c’è chi preferisce sfruttare la possibilità di fare shopping, di cercare ristoranti caratteristici, di scoprire la città. E Cagliari è un’ottima base per poi spostarsi verso Chia, verso Villasimius o verso l’entroterra per una rivista ai grandi siti nuragici o per scoprire la città con una guida». Ma anche una delle tendenze del momento è sbarcata al Palazzo Tirso: «Dove abbiamo due ristoranti, uno offre un percorso gastroenologico di grande qualità, l’altro è un rooftop che strizza l’occhio alla mondanità».
 

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