Le battaglie del pastore-poeta e quei problemi con la legge: ecco chi era Luca Goddi
Era rientrato nell’isola da alcuni anni
Orune Una famiglia di allevatori di mestiere e poeti per passione, con le rime nel sangue. Tanto da vincere anche diversi premi. Cinque fratelli, una sorella, sei in tutto, ma solo due di loro – Luca Goddi compreso – da qualche tempo in Sardegna. Gli altri quattro, invece, residenti in Toscana dove hanno terreni che in passato avevano ceduto anche ad alcuni imprenditori russi. Luca Goddi no, invece: dal “Continente” era voluto tornare prima degli altri nella sua adorata isola. Forse anche per cercare di dimenticare per sempre un capitolo movimentato della sua vita: fatto di alcuni guai con la giustizia. Tra arresti, indagini e processi. Ma dalle accuse più gravi – quelle legate ad alcune rapine in Toscana – ne era uscito pulito e assolto già da diversi anni, dopo aver dimostrato la sua innocenza. Attualmente aveva ancora qualche vicenda giudiziaria pendente, ma pure quella sperava di archiviarla per sempre.
Ed è con questo spirito che Luca Goddi era tornato nell’isola alcuni anni fa: con l’obiettivo di ripartire e di realizzare qualcosa di suo sempre nell’ambito agropastorale. E così, insieme al fratello Massimo, si era insediato a Tanaunella, vicino a Budoni. Allevava pecore, alcune capre, aveva anche un cavallo, l’altra sua grande passione insieme alla poesia. Non aveva una grossa azienda agricola, Luca Goddi, ma piuttosto un appezzamento di terreno con un ricovero per gli animali, e il progetto di ingrandirsi e costruire qualcosa di bello. E nel frattempo non mancava di frequentare gli amici, si muoveva spesso anche nella vicina Posada, dove spesso lo vedevano nei bar gestiti da alcuni suoi compaesani, o nella natìa Orune, dove vivono alcuni parenti, e c’è ancora la casa nella quale abitavano i genitori, entrambi scomparsi alcuni anni fa.
Era una persona molto socievole, l’allevatore di 47 anni, e sempre pronto alla battuta. Oltre ai ricordi di alcuni suoi conoscenti e amici di una vita, lo dimostrano anche diversi video che da anni circolano di telefonino in telefonino, soprattutto a Orune e a Tanaunella. In un filmato, che risale a qualche tempo fa, c’è qualcuno che lo inquadra mentre l’allevatore si presta a un gioco scherzoso. Esordisce accennando a una vendetta e a un uomo d’onore, ma poi si scopre che sta parlando di un amore tradito e sta solo prendendo in giro chi lo riprende.
In un altro video, invece, Luca Goddi è inquadrato mentre chiacchiera e beve una birra davanti a un locale, e, subito dopo, in versi e in orunese stretto, elenca uno ad uno i pregi e i difetti dei bar e dei baristi del suo paese. E chi gli sta intorno non può far a meno di ridere di gusto e di apprezzarne la verve comica.
Era fatto così, dunque, Luca Goddi: scherzoso, amichevole, amante della compagnia e delle occasioni di ritrovo. E pronto anche a difendere gli interessi e i diritti di tanti pastori come lui, durante la fase delicata della protesta di qualche tempo fa per ottenere una giusta remunerazione per il latte. (v.g.)