La Nuova Sardegna

Strade

La Sassari-Alghero sarà completata: pubblicato il bando da 238 milioni

di Nicola Nieddu
La Sassari-Alghero sarà completata: pubblicato il bando da 238 milioni

I lavori dovrebbero terminare nel 2027. L’Anas: «Così aumenterà la sicurezza»

10 agosto 2023
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Alghero Entro la fine del 2027, se i tempi verranno rispettati, la quattro corsie Sassari-Alghero potrebbe essere conclusa. L’Anas ha pubblicato ieri sulla Gazzetta ufficiale il bando di gara dei lavori, da 238 milioni di euro, per la realizzazione del completamento della strada statale 291 Var della Nurra, da Alghero a Olmedo, e del collegamento con l’aeroporto. I lavori prevedono la realizzazione dell'ultimo tratto della quattro corsie dai terreni dell’ex azienda di Mamuntanas fino al centro della città catalana. Nell’appalto è prevista inoltre la realizzazione della bretella di raccordo tra il bivio di Olmedo e l’aeroporto Riviera del Corallo. Il termine di presentazione delle offerte è fissato per il prossimo 22 settembre. «L'opera – sottolineano da Anas – consente di innalzare gli standard di sicurezza e accorciare i tempi di percorrenza, portando il limite di velocità sull'intera arteria a 110 chilometri orari. I lavori avranno una durata di 1260 giorni».

Soddisfazione su tutti i fronti politici. «Abbiamo mantenuto gli impegni – commenta Christian Solinas, presidente della Regione e commissario straordinario incaricato dal governo –. La gara per l’affidamento dei lavori rappresenta l’ultimo miglio verso l’apertura dei cantieri per la realizzazione di un’opera strategica, attesa da tempo. Grazie al lavoro che abbiamo portato avanti e a un’intesa più forte con il governo, siamo riusciti a dare un nuovo impulso alla realizzazione delle grandi opere che necessitavano di trovare coperture finanziarie adeguate». Il presidente del consiglio regionale Michele Pais parla di «risultato storico per un’opera fondamentale per il nord ovest sardo, bloccata da decenni sia per l’importanza dei fondi necessari, sia per vari problemi burocratici. Una classica incompiuta italiana che riparte». Il sindaco di Alghero Mario Conoci già martedì, attraverso i social, aveva anticipato la notizia del bando. «Si tratta di un importante risultato – commenta ora – che è il frutto del lavoro del territorio e della volontà di tutti di chiudere un’opera che è prioritaria per la crescita economico-sociale del nord Sardegna. Con la realizzazione dell’ultimo lotto della Sassari-Alghero, della bretella per l'aeroporto e del tratto a nord della circonvallazione, sarà migliorata la viabilità della regione e cambierà il volto della città, rendendola più vivibile per residenti e turisti».

Soddisfatti anche i due ex sindaci Mario Bruno e Marco Tedde. «L’azione instancabile di sollecito, di denuncia e di protesta ha avuto il suo esito – sottolinea Bruno –. Abbiamo reperito le risorse con la legge Sblocca Italia, conservate negli anni, superato le resistenze in fase di Via, ottenuto tutte le approvazioni, compreso il parere definitivo del Consiglio dei ministri. Un grazie a tutti coloro che nelle istituzioni hanno collaborato, alle organizzazioni sociali e sindacali e ai cittadini che hanno supportato ogni iniziativa per un’arteria fondamentale». Anche Marco Tedde parla di «forte passo avanti, frutto di proteste e sollecitazioni bipartisan di tante forze politiche e sociali, e di alcuni esponenti politici del territorio». «Una infrastruttura – aggiunge Tedde – che costituirà una straordinaria opportunità per il rilancio economico e sociale della futura Città metropolitana di Sassari, che in queste ore prenderà corpo col voto del “Collegato” in Consiglio regionale».

Infine il deputato della Lega Dario Giagoni, che da una parte esprime soddisfazione e dall’altra polemizza con Solinas: «Ora si pensi nell’immediato a dare gambe alle altre infrastrutture importanti. Per citarne una la Olbia-Santa Teresa Gallura, perché, nella veste di parlamentare, continuerò a pungolare il commissario-presidente. Più che un risultato storico lo definirei un lavoro importante e di impegno da parte del ministero delle Infrastrutture, che è stato determinante per supportare il presidente della giunta silente per un anno e 8 mesi».
 

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