La Nuova Sardegna

L’operazione del Ros

Mafia, corruzione e traffico di droga in Sardegna: ecco i nomi dei 31 arrestati

di Luciano Onnis
Mafia, corruzione e traffico di droga in Sardegna: ecco i nomi dei 31 arrestati

Provvedimenti per disposizione della Dda di Cagliari sulla base delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal Tribunale, l’indagine è cominciata nel 2020. Il gruppo secondo le accuse avrebbe anche favorito la latitanza di Graziano Mesina

27 settembre 2023
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Cagliari L’ex assessora all’agricoltura Gabriella Murgia, il primario della Terapia del dolore dell’ospedale Marino di Cagliari Tomaso Cocco, il nipote di Graziano Mesina Tonino Crissantu e altre 28 persone sono accusate a vario titolo di associazione di tipo mafioso, associazione segreta, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, abuso d'ufficio, rivelazione di segreto d'ufficio, corruzione aggravata dal metodo mafioso, peculato e procurata inosservanza di pena aggravata dal metodo mafioso.  

Ecco gli altri 28 nomi degli arrestati: Alessandro Arca, Nicolò Cossu, Vincenzo Deidda, Vito Maurizio Cossu, Andrea Daga, Alessia Deidda, Alice Deidda, Antonio Fadda, Mario Antonio Floris, Battista Mele, Giovanni Mercurio, Antonio Giuseppe Mesina, Desiderio Mulas, Paolo Murgia, Alessandro Rocca, Giuseppe Paolo Frongia, Anna Gioi, Raffaele Gioi, Salvatore Gioi, Marco Lai, Tomas Littarru, Antonio Marteddu, Riccardo Mercuriu, Serafino Monni, Marco Muntoni, Antonio Michele Pinna, Paolo Sale, Marco Zanardi.

L’operazione che ha portato agli arresti è stata condotta dal Ros dei carabinieri in Sardegna a Milano e Torino, per disposizione della Dda di Cagliari sulla base delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal Tribunale di Cagliari su richiesta della sostituto procuratore Rossana Allieri.

Le indagini, avviate nel gennaio 2020 in prosecuzione dell’indagine “Dama” , hanno consentito di acquisire elementi circa l’operatività di un presunto gruppo dedito alla commissione di reati di varia natura, attivo nel territorio sardo, che si ritiene costituito da alcuni personaggi locali di spicco (noti per pregresse condanne per sequestro di persona a scopo di estorsione), oltre ad alcuni esponenti del mondo delle professioni e delle istituzioni. In particolare, i rapporti tra le diverse componenti, avrebbero garantito di attingere, in caso di necessità, al sostegno del sodalizio per ottenere presunti vantaggi di varia natura; alla componente criminale di infiltrarsi e condizionare vasti settori della vita sociale dell’Isola, anche nei termini di un accesso privilegiato all’interno dell’amministrazione regionale.

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