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Nuoro, la nuova grande sfida punta dritto alle stelle: è l’Einstein telescope

di Alessandro Mele
Nuoro, la nuova grande sfida punta dritto alle stelle: è l’Einstein telescope

Giovanni Pinna Parpaglia: «Le nostre aspettative sono quelle di implementare l’offerta didattica con ulteriori corsi e potenziando quelli già in essere. Con l’Et aspiriamo almeno ad avere una nuova facoltà, se non altro un nuovo corso»

30 ottobre 2023
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La posta in palio stavolta è davvero alta. «Una università super appetibile che volge il suo sguardo all’estero valorizzando le proprie eccellenze e che vuole sognare di varcare i confini dell’Universo, progettando accanto all’Einstein telescope di Sos Enattos». Parola di Giovanni Pinna Parpaglia, commissario al vertice di UniNuoro, la sede universitaria della città del Premio Nobel Grazia Deledda, contenitore di corsi gemmati delle facoltà di Sassari e Cagliari.

«Le nostre aspettative – commenta Pinna Parpaglia – sono quelle di implementare l’offerta didattica con ulteriori corsi e potenziando quelli già in essere. Un progetto che ha bisogno di un tempo e di un respiro contestualizzabile sul medio periodo. È tutta una questione di programmazione» assicura il commissario alla guida dell’ateneo barbaricino, sede centrale in via Salaris, là dove una volta c’era la questura della polizia di Stato. Una palazzina a due passi dalla Camera di commercio e dall’Istituto superiore regionale etnografico, diventata il simbolo della rinascita non soltanto di Nuoro ma anche di tutte le zone interne, dopo gli anni bui del banditismo e dei sequestri di persona. Una rinascita culturale che ha cambiato il volto della città e che ora guarda molto più lontano, molto più avanti. I corsi di laurea triennale di “Progettazione, gestione e promozione turistica di itinerari della cultura e dell'ambiente”, “Scienze dei servizi giuridici”, “Infermieristica”, “Scienze forestali e ambientali” e il corso di laurea magistrale di “Sistemi forestali e ambientali”, continuano ad essere appetibili per un gran numero di studenti di tutte le fascie di età. Ad oggi sono circa 500 gli iscritti ai vari corsi di laurea a Nuoro, sia quelli attivi in via Salaris sia nella sede di Sa Terra Mala. La provenienza geografia degli iscritti è capillare con studenti che arrivano non solo dal circondario di Nuoro ma anche da altre parti dell’isola.

«Il numero degli iscritti – spiega il commissario Pinna Parpaglia – è in linea con quello degli scorsi anni. Prevediamo un trend di crescita visto che la scadenza per le nuove immatricolazioni è stata prorogata fino al prossimo 15 di novembre. UniNuoro non è un luogo di cultura in via di impoverimento, anzi, si respira un clima propositivo in tutti i settori dell’università e questo si riflette sul rendimento che si attesta su ottimi livelli».

E ancora: «I docenti sono contenti e dimostrano dinamismo – prosegue – e questo è confermato dai dati che arrivano dal rendimento dei ragazzi: in molti concludono con successo il percorso di studi e il dato sulle lauree è buono, con grandi risultati che arrivano anche dai tanti cosiddetti studenti lavoratori che scelgono Nuoro come sede di studio».

Tra i progetti in corso, due sono legati al Piano di rilancio del Nuorese, quello “Restart” e quello “Living lab last”. Diverse le collaborazioni progettuali e le attività di formazione, ma ora UniNuoro guarda con particolare interesse alle miniere di Sos Enattos, al centro del grande progetto internazionale Einstein telescope. Una sfida senza frontiere che potrebbe cambiare il volto di Lula, di Nuoro e della Sardegna centrale, come pure del resto dell’isola. Un primo responso nella competizione con l’Olanda potrebbe arrivare già dall’anno prossimo. Da quel momento, il salto nel futuro potrà essere davvero a portata di mano.

«Si sogna e si parla di una nuova facoltà o perlomeno di un nuovo corso di laurea – annuncia Giovanni Pinna Parpaglia – che guarda a Sos Enattos e al sogno del grande centro internazionale al confine tra Barbagia e Baronia. Il momento è propizio, ecco perché l’Einstein telescope è importante e costituirà una grande opportunità per Nuoro a livello accademico e di ricerca». Il segreto sta nel valorizzare le eccellenze di casa ma aprendosi al mondo: «E ai paesi esteri con corsi e progetti che guardano anche agli studenti che arrivano da fuori Italia. Aprire Nuoro a esperienze di questo tipo – conclude il commissario Pinna Parpaglia –, resta uno degli obiettivi da realizzare anche con appuntamenti di caratura internazionale che portano conoscenza, ma anche esperienze oltre che a un indotto importante per la città e per tutto il territorio».

Da un punto di vista prettamente tecnico riguarda la forma di UniNuoro che da Consorzio sta per effettuare il suo passaggio a Fondazione come voluto dalla Regione Sardegna: «Potrebbe essere un bel regalo di Natale, auspichiamo che il processo si concluda nei tempi previsti».

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