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La melodia di un carillon e una storia da raccontare

di Giorgia Meloni*
La melodia di un carillon e una storia da raccontare

Il rapper Skioffi mostra la violenza da un’altra prospettiva

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Proteggi, proteggimi. Da una musica senza note. Da una musica senza tetto.

Dove la pioggia entra senza chiedere permesso. Si posa sulle mie lenzuola e annego. Annego. In una di quelle storie che non si raccontano. Storie che nel loro silenzio fanno rumore assordante. Che qui nessuno sente e se dovessi mai ascoltare. Proteggi, proteggimi”.


Un carillon canta una dolce e allo stesso tempo inquietante ninna nanna, subito dopo un monologo iniziale. Le parole si possono solo immaginare e crediamo siano parole d’affetto per poter conciliare il sonno della persona che desideriamo proteggere. Da uomini che giurano eterno amore, un amore che si trasforma in qualcosa di estremamente tossico che comporta a vittime innocenti. Mentre questo carillon libera le sue melodie un ragazzo prende la parola ed espone un proprio monologo raccontando l’evoluzione di una storia d’amore, diventando poi una storia che sarà raccontata solamente da coloro che troveranno il corpo senza vita di una donna. Ci sono pochi attimi, alcuni secondi di stacco e si sente nuovamente una melodia che pian piano accompagna la stessa voce di prima, che con parole crude narra della storia di un uomo violento e privo di umanità che per colpa della propria gelosia sfogherà la sua rabbia sulla piccola Yolandi.

Questa è solo una delle tante canzoni che raccontano la storia di una ragazza, ma che in realtà è tremendamente simile alla storia di tante altre donne uccise per mano di uomini che le chiamavano “amore”e “tesoro” nei momenti di dolcezza. Poi quelle parole si sono trasformate in insulti, quando la rabbia e la morbosa gelosia prendeva il sopravvento, ed oltre uno schiaffo psicologico ne arrivava “uno” fisico. Si fermasse solo a uno, sinché il fondotinta non si leverà dal viso della ragazza non si fermerà colui che si ritiene “uomo”. Skioffi con la sua Yolandi – presentata ad Amici 19 – racconta con crudezza la storia di tante delle ragazze che sono state vittima di bullismo, ma proprio per questa sua asprezza venne accusato di aver realizzato un inno che incita gli uomini a fare del male alla propria amata. In realtà l’autore ha confermato a tutti coloro che lo avevano accusato di promuovere il femminicidio di aver deciso di raccontare dalla prospettiva dell’uomo violento, come un attore del cinema.

La violenza contro le donne è anche raccontare la crudezza di certi atti compiuti da individui che non sono stati capaci di gestire le proprie emozioni, e Skioffi l’ha cantato con una dolce melodia riprodotta da un carillon.

* frequenta il liceo De Sanctis Deledda a Cagliari
 

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