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Centrodestra, l’ora delle scelte: arriva Matteo Salvini, Christian Solinas in bilico

di Roberto Petretto
Centrodestra, l’ora delle scelte: arriva Matteo Salvini, Christian Solinas in bilico

Il leader della Lega nell’isola con l’incognita sul futuro del presidente uscente. Antonello Peru: «Accordo chiuso a Roma? Se lo votino loro». All’orizzonte Luca Saba

22 dicembre 2023
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Sassari Cosa verrà a fare Matteo Salvini in Sardegna subito dopo Natale? Escludendo l’ipotesi che il leader della Lega voglia partecipare a uno dei concerti di Capodanno che si terranno nell’isola, la spiegazione più plausibile è che arrivi da queste parti per parlare di politica e di elezioni. Ormai il tunnel in cui si è ficcato il centrodestra per la scelta del candidato alla presidenza della Regione sta per terminare e all’uscita dovrà essere esibito un nome. Salvini sinora ha sempre portato avanti, in modo quasi ossessivo, il presidente uscente Christian Solinas. Lo farà anche dopo Natale? Nel centrodestra sono in pochi a crederlo e ancora di meno sono quelli che ritengono che Salvini arrivi in Sardegna con l’ok di tutti gli alleati sottoscritto ai massimi livelli, quindi con Giorgia Meloni e Antonio Tajani.

«Se Salvini arriva con un accordo nazionale sul nome di Solinas se lo votino loro», ammonisce Antonello Peru di Sardegna al centro/20.Venti.

La figura di Christian Solinas sembra non riscuotere più grande consenso nel centrodestra, sia all’interno dei partiti che nell’elettorato, come dimostrerebbero anche gli ultimi sondaggi. «Il nostro elettorato non lo vuole. Va un po’ meglio Truzzu», dice in via riservata un esponente di spicco di Forza Italia.

Questa ostilità la conoscono bene in casa Lega e la conosce bene anche Salvini. Certo, il centrodestra, con il fronte opposto spaccato tra Alessandra Todde e Renato Soru, sta offrendo un assist meraviglioso. E anche Solinas potrebbe farcela, anche se l’incognita del voto disgiunto toglie sicurezza a tutti. Allora, ecco che ritorna la domanda originale: che viene a fare (e a dire) Salvini in Sardegna? Tra l’altro alla vigili di un vertice nazionale che dovrebbe dare una direzione definita alle scelte del centrodestra per le regionali del prossimo anno. «Non mi risulta alcun vertice romano, almeno ad oggi. Lo avremmo saputo», dice ancora Peru. Salvini quindi porterà una scelta condivisa di tutto il centrodestra o, ancora una volta, una posizione personale a sostegno di Solinas?

Da ambienti del centrodestra si dà ormai per certo un accordo nazionale su questo schema: una presidenza di regionale alla Lega, una a Forza Italia e tutte le altre a Fratelli d’Italia. Con la Lega orientata a non scegliere la Sardegna. A quel punto l’ipotesi Solinas cadrebbe definitivamente, a favore di un nome di Fdi. Anche se non è detto che, alla fine, quel nome sia quello di Paolo Truzzu.

Per una serie di motivi la scelta del sindaco di Cagliari non convince appieno neppure Fratelli d’Italia che vedrebbero meglio Truzzu in corsa per una riconferma alla guida del Comune capoluogo.

Ed ecco spuntare all’orizzonte la soluzione Luca Saba, proposto dai centristi, ma ben visto anche da altre forze politiche, Fdi compresa. Le tessere del puzzle stanno andando al proprio posto.
 

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