La Nuova Sardegna

Incidente mortale

Una strada presa contromano spezza le vite di due 19enni di Quartu

di Luciano Onnis
Federico Cubeddu e Thomas Frau
Federico Cubeddu e Thomas Frau

Cagliari, l’incidente dopo la discoteca: fatale l’impatto con un suv. Thomas Frau è morto sul colpo, Federico Cubeddu poche ore dopo

21 gennaio 2024
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Cagliari In quella corsia la Peugeot 207 con i tre amici a bordo non doveva starci. Era contromano. Un errore incomprensibile che è costato il prezzo di due giovanissime vite, stroncate tragicamente nel cuore della notte quando la vita era invece tutta un sorriso per i due diciannovenni che avevano appena cominciato ad affrontarla con la loro spensieratezza. Thomas Frau e Federico Cubeddu, entrambi di Quartu e amici di lunga data, sono andati via assieme per l’ultimo viaggio. Erano appena andati via con un terzo amico diciottenne da una discoteca della zona a bordo della Peugeot 207 guidata da Frau che è andata a schiantarsi frontalmente con una suv Maserati. Nell’impatto fra le due auto sono rimasti feriti anche l’amico delle due vittime, pure lui di Quartu, e il conducente della Maserati, Alessandro Manunza, 44 anni, residente nell’hinterland del capoluogo. Le loro condizioni non sono gravi: il primo ha riportato un trauma toracico con l’incrinatura dello sterno e potrebbe essere dimesso a breve, l’altro ha avuto una prognosi di trenta giorni per alcuni politraumi con fratture.

Secondo quanto emerso dagli accertamenti degli uomini della sezione infortunistica della polizia locale, coordinati dal capitano Nicola Ambrosini, non ci sarebbero dubbi sulla dinamica della disgrazia, tanto è evidente che a provocarlo è stata l’utilitaria con i tre giovanissimi amici. Erano circa le 3 e mezza della notte fra venerdì e sabato, probabilmente i tre ragazzi avevano lasciato da poco la zona delle discoteche, fra via Venturi e viale Marconi. Hanno imboccato la via Vesalio provenienti dalla rotatoria di viale Roberto Pisano, strada che costeggia il canale di Terramaini, e procedevano verso piazza Giovanni XXIII, da dove proveniva invece il suv Maserati. La Peugeot si è però inserita nella corsia di marcia sbagliata di via Vesalio, strada con spartitraffico centrale, andando quindi contromano.

Vicino al conducente c’era Federico Cubeddu, dietro il diciottenne, ma nessuno probabilmente si è reso conto dello sbaglio. Una giustificazione potrebbe venire dalla pioggia, anche se era molto leggera – come verificato dagli agenti della Municipale - e non comprometteva la visibilità e la sicurezza della guida. Percorsi circa duecento metri, i tre ragazzi si sono trovati davanti l’altro veicolo e l’impatto frontale è stato violentissimo, senza che nessuno dei due conducenti potesse neppure accennare la frenata. Gli abitanti delle villette di quel tratto di via Vesalio (davanti al civico 22) sono stati svegliati dal botto secco dello scontro e hanno immediatamente attivato telefonicamente i soccorsi. Lo scenario era apocalittico, le stesse drammatiche immagini che si erano viste lo scorso settembre quando quattro ragazzi, anche loro giovanissimi, hanno perso la vita in viale Marconi a Cagliari. Sul posto sono accorse le ambulanze, i vigili del fuoco e le pattuglie della polizia locale.

Per Thomas Frau però non c’era più niente da fare, morto sul colpo. I vigili del fuoco hanno estratto dagli abitacoli delle due vetture i feriti e li hanno affidati agli operatori del 118. Il più grave è apparso subito Federico Cubeddu, a fianco del conducente della Peugeot 207. Portato all’ospedale Brotzu e ricoverato in Rianimazione, è spirato intorno alle 9,30 del mattino. Meno gravi il diciottenne che si trovava nel sedile posteriore, portato al Policlinico universitario, e il conducente della Maserati, finito al Brotzu. Gli accertamenti della Municipale sono andati avanti fino all’alba sotto la pioggia, con la salma del ragazzo morto trasferita all’obitorio del cimitero di San Michele. Le auto sono state poste sotto sequestro, mentre il magistrato di turno ha disposto accertamenti tossicologici sul conducente dell’auto deceduto.
 

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