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La scomparsa di Gigi Riva: le reazioni dal mondo della politica e dello sport

di Antonello Palmas
La scomparsa di Gigi Riva: le reazioni dal mondo della politica e dello sport

Il premier Giorgia Meloni: «Che la terra ti sia lieve, campione”. Ricky Albertosi: «Perdo un fratello». Roberto Boninsegna: «Era un amicone e una forza della natura». I messaggi di Dinamo, Cagliari e Torres

22 gennaio 2024
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Cagliari Innumerevoli le reazioni alla notizia della morte di Gigi Riva avvenuta in serata all’ospedale Brotzu di Cagliari all’età di 79 anni.

«Sono scosso e profondamente addolorato, il calcio italiano è in lutto perché ci ha lasciati un vero e proprio monumento nazionale. Gigi Riva ha incarnato il mito dell'uomo libero e del calciatore straordinario: il suo orgoglio, la sua classe e il suo senso di giustizia hanno unito generazioni e appassionato milioni di persone» ha detto il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina.

«Cosa rappresenta una figura come quella di Gigi Riva? - ha detto il ministro per lo sport, Andrea Abodi - Molto di più di Rombo di Tuono, che era una cifra tecnica che ha lasciato il segno anche nei numeri dei gol segnati, e anche delle vittorie tutto sommato, piangiamo l'uomo, piangiamo comunque il professionista fedele a un calcio che sembra essere il calcio di altri tempi, in parte lo è».

Intervento anche da parte della premier Giorgia Meloni: «Ci lascia un grande sportivo che ha segnato la storia del calcio e della nostra Nazionale. Che la terra ti sia lieve, campione», ha scritto su Fb, postando una foto del bomber del Cagliari e della Nazionale italiana di calcio.

«Se ne va "Rombo di tuono", un gigante del calcio - così il presidente del Senato Ignazio La Russa - Con il suo ineguagliabile talento e la sua passione, Gigi Riva ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei tifosi del Cagliari, guadagnandosi al contempo il rispetto e la stima di milioni di italiani. Un simbolo, una bandiera, un grande uomo. Alla sua famiglia il cordoglio da parte mia e di tutto il Senato».

Tanti i messaggi dal mondo del calcio: «La morte di Gigi Riva è stato un fulmine a ciel sereno - così Dino Zoff - Con lui avevo un rapporto straordinario, siamo stati insieme dall'Europeo del '68 (vinto dalla Nazionale Italiana ndr) e a Euro 2000 (Zoff era allenatore e Riva team manager ndr). È un dolore, non me l'aspettavo».

Roberto Boninsegna, suo ex compagno di squadra e avversario: «Era un amicone, non voleva mai stare da solo. Era una forza della natura, un grande. Ho passato tanti anni con lui e quando sono arrivato a Cagliari all'inizio della mia carriera ho dormito due anni con lui. Non avevo l'auto, ero sempre con lui e siamo diventati amici sia in campo che fuori. Poi io sono tornato all'Inter e ci siamo ritrovati in Messico per quella bellissima esperienza».

«Una notizia tremenda, una delle peggiori che avrei voluto ascoltare. Un campione non facilmente imitabile – commenta Giancarlo De Sisti - Era forte, atletico, bravo di testa, faceva le rovesciate. Tecnicamente, con la sua potenza, era a modo suo un funambolo. Quando gli passavi la palla eri certo che usciva qualcosa». Ma De Sisti ricorda anche l'uomo: «La sua dote più bella era il sorriso, era uno che ti rispondeva con gli occhi, non gli piaceva perdere tempo in chiacchiere».

«Io perdo un fratello, abbiamo passato tanti anni insieme, dormivamo insieme con il Cagliari e con la Nazionale -lo ricorda Ricky Albertosi - Ho perso una persona che è stata importante per me, nel senso che quando stai insieme tanti anni... Ancora oggi ci sentivamo al telefono e lo sentivo bene, non sapevo avesse problemi di cuore».

Anche lo sport sardo è in lutto: «La Torres si unisce al dolore del mondo del calcio per la scomparsa di Gigi Riva, leggenda del calcio italiano e internazionale. Un esempio che con i suoi valori espressi dentro e fuori dal campo ha ispirato intere generazioni». 

«Ciao, Rombo di Tuono. La Dinamo Banco di Sardegna si unisce al cordoglio dello sport isolano per la scomparsa di Gigi Riva, mito del calcio sardo e italiano. Alla famiglia Riva le condoglianze e l'abbraccio di tutto il club».

Infine il suo Cagliari sui social: «Per sempre GIGI RIVA». E poi sul sito della socità: 

Era il più grande di tutti. Senza confronti o possibili paragoni. Il più forte attaccante italiano della storia. E uno dei più micidiali cannonieri che siano mai esistiti. Si chiamava Gigi Riva, anche conosciuto come Rombo di Tuono. Calciatore formidabile, sportivo integerrimo, portatore di valori e principi cristallini. Leggenda vera, mito senza tempo. Icona della Sardegna, la sua terra adottiva, cui era legato da amore viscerale. Ci ha lasciato oggi all'età di 79 anni. Un giorno triste per noi e per tutto il calcio mondiale. Ognuno di noi ha un ricordo, un aneddoto, una storia da narrare legata a lui: una partita, un gol, un semplice incontro casuale per le strade della Sardegna e nella sua Cagliari, un timido saluto, un autografo o una foto, due chiacchiere veloci, una stretta di mano. Un pezzetto di vita condivisa cui abbiamo destinato un posto d'onore nell'album della nostra memoria e che non verrà più rimosso. La bandiera che sventolava sul pennone più alto è stata ammainata, ma rimarrà per sempre vivo quello che ha rappresentato, a ricordo per le generazioni future. Ha sfidato le realtà più forti del calcio e ha vinto. Nel modo migliore, guadagnandosi ammirazione e rispetto incondizionato da parte di tutti, avversari compresi. Ha portato il Cagliari lassù in alto a toccare le nuvole, dove nessuno era mai riuscito ad arrivare. Ma ancora più di un semplice, straordinario campione di sport, è stato per la Sardegna e per i Sardi un esempio, un simbolo, una icona. L'identificazione tra Gigi e la Sardegna era totale, senza filtri. Aveva il gusto di un amore genuino e assoluto che niente potrà mai cancellare. Neppure la fine di un'esistenza. Da oggi siamo tutti più soli. Con le radici strappate. Come se ne sia andata anche un pezzo di noi stessi. Come se ci fossimo destati da un sogno lungo, intenso, meraviglioso, dal quale non avremmo mai voluto svegliarci. Per sempre Gigi Riva, come te nessuno mai. 

Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini ha scritto sul sito del Cagliari: «Oggi se ne va l’uomo ma nasce la leggenda. Gigi Riva è il Cagliari, e per sempre lo sarà, da oggi più che mai. Sembrava impossibile che ci lasciasse, presenza discreta ma rassicurante, monumento e simbolo, in giro per la città come al fianco di ognuno di noi nel consigliarci e chiederci novità del suo amato Cagliari. Per quasi dieci anni averlo accanto, discreto e prezioso, silenzioso ma decisivo in ogni suo gesto, mi ha dato forza e consapevolezza, un privilegio enorme potermi avvalere del rispetto e della benevolenza del più grande di tutti. Presenza costante per un popolo intero, totem inarrivabile che non verrà mai meno, oggi che ci ha lasciati solo fisicamente. Ti dobbiamo tanto, Gigi, e ti dovremo rispettare nel tuo ricordo, nel tuo esempio, e perdonaci se non saremo alla tua altezza. A Gigi dedicheremo lo stadio, ma soprattutto lo sforzo costante di ognuno di noi per rendere ancora più gloriosa la maglia del Cagliari, come ha fatto lui da giocatore, da dirigente, da bandiera che non si ammainerà mai. Vola in cielo Gigi e con la tua stella guidaci, sempre».

Il cordoglio di Claudio Ranieri «È la notizia che non avrei mai voluto apprendere: mi ha colto alla sprovvista, sconvolto, sono senza parole. La scomparsa di Gigi lascia in tutti noi un vuoto incolmabile. Il calciatore lo hanno conosciuto tutti, io ho avuto il privilegio di apprezzare anche la persona: un uomo tutto d’un pezzo, serio e leale come pochi. Quando arrivai a Cagliari la prima volta 36 anni fa, fu tra le persone che da subito mi furono più vicine, con la sua discrezione e riservatezza. Il legame è sempre rimasto. Quando ho avuto la possibilità di ritornare qui, sentire quelle parole “Claudio è uno di noi” mi hanno commosso, fatto sentire speciale. Penso ora allo scorso giugno. Pochi minuti prima della finale di Bari, quando eravamo negli spogliatoi, mi chiamò per chiedermi di portare il suo messaggio di incoraggiamento alla squadra: “Ricorda ai ragazzi che dietro di loro c’è tutta la Sardegna”. Non ci sentivamo spesso: gli auguri per il suo compleanno, l’ultima volta a Natale. Lo rispettavo tanto, sapevo che per noi lui ci sarebbe sempre stato. Oggi è un giorno tristissimo. Mando un grande abbraccio a tutta la sua famiglia. Ciao Gigi».

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