Cagliari Giovanissimi ma non per questo meno appassionati di Gigi Riva. Sono in tanti quelli che da soli o accompagnati dai genitori si sono messi in fila fuori dallo stadio per poter anche loro omaggiare quell’uomo di cui hanno sentito parlare dai parenti più grandi prima di tutto, e poi dalla televisione e dai giornali. «Ho sempre avuto una grande ammirazione per Riva – dice Matteo Orrù, 16 anni –. Mio padre mi ha raccontato tante cose di Gigi e mi è sembrato giusto venire con lui a salutare il campione che ci ha fatto vincere lo scudetto. Tifo Cagliari e per noi Riva è un idolo assoluto».
Fabio Secchi, 19 anni, è arrivato anche lui con il padre. Nell’inferriata di casa sua ha esposto uno striscione: Riposa in pace Gigi. Poi davanti alla camera ardente ripete quanto già aveva affidato al suo profilo Facebook. «Non è certo necessario essere nati in Sardegna per essere sardi. Riva è stato un esempio lampante di questo. Ci ha regalato quello scudetto cucito sulle maglie. Solo noi sappiamo quanto valga. Anche per chi, come me, allora non era ancora nato. Idolo per tutte le generazioni, mi spiace però non averlo potuto vedere giocare dal vivo». Michela Colombu è arrivata da Arcidano con i genitori. Vuole diventare giornalista e ad avviarla al “culto” di Riva ci hanno pensato i suoi nonni. «Erano talmente tifosi che il giorno del loro matrimonio andarono a vedere la partita. Ovviamente mi hanno trasmesso la gratitudine per il nostro campione. Soprattutto per il fatto di non aver mai lasciato l’isola». Un concetto ripetuto anche dal quindicenne Manuel Sotgiu, arrivato da Sestu. «Resterà un ricordo indelebile di lui. Un mito e una leggenda per noi sardi per lo scudetto e per le sue imprese in nazionale. Ma quello che ha colpito tanto anche noi giovani è che ha rinunciato a tanti soldi per restare nella sua cittá. Forse perché il fatto che è rimasto a Cagliari lo abbiamo potuto vivere direttamente. Giusto venire a salutarlo».
La piccola Maria Seguri anche lei di Sestu, 11 anni, indossa una maglia blu con lo scudetto del Cagliari e il volto di Gigi Riva stampati sopra. Rivela di aver studiato la vita di Gigi. «So che all’inizio non sarebbe voluto restare in Sardegna, poi invece ha cambiato idea e per questo lo ammiro oltre naturalmente che per la sua bravura in campo».