La Nuova Sardegna

Il caso

La vice si candida con Paolo Truzzu, il sindaco pro Alessandra Todde la caccia

di Giovanni Bua
La vice si candida con Paolo Truzzu, il sindaco pro Alessandra Todde la caccia

In Comune a Ossi le elezioni regionali fanno litigare la Giunta

24 gennaio 2024
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Ossi Si candida alle Regionali con Alleanza Sardegna Pli, che sostiene Paolo Truzzu, e il suo sindaco, candidato con Sinistra Futura per Alessandra Todde, la caccia dalla giunta. Teatro della baruffa il Comune di Ossi, guidato dal 2020 da Pasquale Lubinu, che su quello scranno si era già seduto dal 2005 al 2015, e che governa insieme ai civici di “Insieme per Ossi”. Gruppo di cui faceva parte anche Maria Laura Cossu, la più votata e nominata vicesindaco e assessora alle Politiche sociali.

«Tre mesi fa – racconta Lubinu – ho iniziato a pensare a un impegno alle Regionali. Ne ho parlato in giunta e con i consiglieri comunali. L’idea era che, se il nostro gruppo fosse rimasto compatto, avremmo avuto la possibilità di eleggere un consigliere. Ci siamo confrontati, ho avuto il via libera da parte di tutti, che si sono offerti di sostenermi e hanno detto che non sarebbero scesi in campo. Grazie a questo impegno ho deciso di accettare l’offerta di Sinistra Futura».

Qualche giorno fa la sorpresa: «L’assessora Cossu a pochi giorni dalla scadenza della presentazione delle liste mi comunica che si sarebbe candidata. Una scelta che a quanto so aveva preso da tempo, senza dirlo, e tradendo quindi il nostro rapporto di fiducia. La cosa davvero grave, però, è che la sua candidatura è a sostegno di Truzzu, con il peggiore centro destra che la Regione abbia mai visto. E in totale contrasto con l’anima della nostra civica, che è sempre stato saldamente di centro sinistra. Ognuno è libero di fare le sue scelte, ma le ho chiesto di dimettersi. Ha rifiutato, e quindi mi vedo costretto a rimuoverla io dalla giunta».

Ricostruzione che Maria Laura Cossu rimanda prevedibilmente al mittente. «Il quadro regionale era così complesso che nessuno poteva chiedere tre mesi fa se ci si voleva candidare. Nemmeno si sapevano i candidati governatori. Tutto si è definito in queste settimane, e solo allora ho maturato la mia scelta e l’ho subito comunicata al sindaco. Sull’anima di centrosinistra il sindaco confonde la sua storia personale con quella della lista che lo ha appoggiato, nel quale io e tante persone come me hanno giocato un ruolo importante. Siamo una civica, con tante anime, tra cui la mia, da sempre moderata. Anima che si riconosce nei valori che Alleanza Sardegna Pli porta avanti. Non siamo l’unica civica che ha candidati in diversi schieramenti, ed è normale. La lealtà io l’ho sempre dimostrata al sindaco, alla giunta e soprattutto ai cittadini, e se ci sono critiche sul mio operato sono pronta ad ascoltarle. Ma se la mia slealtà è di non portare voti a Lubinu per la sua candidatura non so davvero cosa replicare. Prendo atto della sua scelta, con grande dispiacere soprattutto per i tanti progetti che stavamo portando avanti, e di cui ora non so quale sarà il futuro».

La caccia ai 3500 elettori del paese del Coros è aperta. A contendere i non tantissimi voti però ci sono altri due candidati in arrivo dalla minoranza, anche in questo caso su opposti schieramenti: Laura Cassano avvocata che aveva sfidato Lubinu alle ultime amministrative, con Sardegna al centro 2020, e il consigliere Fabio Mudadu in lista con il M5s.

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