La Nuova Sardegna

Trasporti

La ferrovia a Nuoro, una battaglia centenaria

di Salvatore Santoni
La ferrovia a Nuoro, una battaglia centenaria

A Nuoro dal 1911 il sogno dei treni

09 febbraio 2024
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Sassari «Cittadini!». Comincia così, come il più classico degli incipit dei volantini d’altri tempi, quello che nel 1911 chiamava a raccolta i nuoresi per imbracciare una battaglia che, purtroppo, sembra più viva che mai.

Si tratta di un comizio, convocato da un comitato che si batteva per avere le strade ferrate nell’area del Nuorese, visti oltre cent’anni fa come «mezzi precipui atti a soddisfare le esigenze del progresso economico e civile della nostra terra».

Le ferrovie dell’epoca, infatti, non erano apprezzate dalla popolazione: erano incomplete e «mancanti di quei necessari prolungamenti e di quegli indispensabili raccordi, per cui può dirsi che gli attuali esigui tronchi non possono dare il loro naturale rendimento». Il documento, scritto dal comitato esecutivo che si batteva per il progresso di quella regione, era firmato dal presidente della Società Operativa, dal deputato locale, dal sindaco, da alcuni consiglieri provinciali e una serie di avvocati. La classe dirigente dell’epoca che si metteva in testa alla protesta e chiamava a raccolta i cittadini per raggiungere l’obiettivo comune.

Parole e concetti validi ancora oggi, e che potrebbe essere scritti ancora oggi. «S’impone pertanto che la rete esistente venga completata, ultimata, raccordata – si legge ancora nel volantino – e occorre che vengano stabilite migliori condizioni di esercizio; che vengano immediatamente attuati molti miglioramenti di orario, facili da ottenersi sol che seriamente si chiedano». E ancora: «I sottoscritti credono che il paese nostro, conscio dei propri diritti, possa e debba far sentire la sua parola concorde, esprimere la risoluta opinione su tali importantissimi punti, che impegnano la sua esistenza civile ed economica; e manifestare la ferma volontà sua che lo stato attuale delle cose venga al più presto migliorato».

Una battaglia che Nuoro combatte da troppo tempo e non è ancora riuscita a vincere: è tuttora l’unico capoluogo italiano fuori dalla rete Rfi.

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