La Nuova Sardegna

Emergenza idrica

Siccità, cabina di regia al lavoro l’agricoltura attende risposte

di Claudio Zoccheddu
Siccità, cabina di regia al lavoro l’agricoltura attende risposte

Antonio Sanna, Adis: «Raccogliamo i dati e facciamo proposte ma decide la politica»

10 febbraio 2024
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Sassari La strategia per combattere la siccità è ancora da definire. Le riunioni della “cabina di regia” regionale, ieri e giovedì, si sono rivelate appuntamenti interlocutori in cui tecnici regionali, quelli dell’Agenzia Regionale del Distretto Idrografico (Adis) e dell’Ente Acque della Sardegna (Enas), hanno raccolto i dati aggiornati prodotti dai vari consorzi di bonifica per poi riprendere il dialogo la prossima settimana. Al momento, non è ancora possibile fissare una data in cui le indicazioni raccolte dai tecnici delle agenzie regionali si trasformeranno in indicazioni chiare su come distribuire e utilizzare l’acqua. C’è poi sempre la possibilità che le piogge possano invertire la tendenza. In realtà oggi e domani le precipitazioni dovrebbero finalmente bagnare l’isola, anche se in misura del tutto insufficiente a placare la sete delle campagne, già codificata nelle domande di irrigazione che gli agricoltori hanno già presentato o stanno presentando ai consorzi di riferimento.

La cabina di regia Annunciata come una serie di incontri tecnici propedeutici ad un’indicazione formale sulla strategia da utilizzare per gestire le (scarse) risorse idriche, per il momento si è occupata di aggiornare i dati sull’acqua ancora a disposizione negli invasi dell’isola in modo da poter avere un quadro preciso della situazione. Una situazione che, hanno ripetuto a più riprese i presidenti dei consorzi di bonifica, è già drammatica e non prevede soluzioni come quelle adottate lo scorso anno, quando proprio il vertice dei tecnici regionali aveva permesso di parare i colpi della siccità.

«La nostra è un’attività tecnica di raccolta dati – spiega il direttore generale dell’Adis, Antonio Sanna – Il nostro lavoro è quello di raccogliere informazioni dai soggetti coinvolti ed elaborare proposte che possano avere un riscontro sul, campo. Proseguiremo anche la prossima settimana con questo compito in modo da ottenere un quadro aggiornato che verrà esaminato a fondo. Ma a decidere quale strada intraprendere sarà il Comitato istituzionale dell’autorità di bacino con le sue delibere. Per il momento, abbiamo ancora tanti dati da elaborare perché si possa valutare il livello di criticità».

Il lavoro della cabina di regia regionale, poi, può evolversi in direzioni diverse, anche in tempo reale: «Quando si parla di report sugli invasi – continua Sanna – in realtà si fa riferimento ad elementi in continua evoluzione ma anche ad indicatori complessivi che variano tra i vari sistemi idrici».

Considerata l'emergenza, le risposte dovrebbero arrivare presto. Impossibile che già lunedì si sappia qualcosa, probabile invece che le linee guida contro l’emergenza possano essere varate entro la fine della prossima settimana. Quel che è certo è che non si potrà superare febbraio, o al massimo i primi giorni di marzo, senza avere una prima risposta: «Perché allora dovremo definire le pre assegnazioni per l’agricoltura – precisa il direttore generale dell’Adis –. Ma anche in questo caso saranno indicazioni passibili di modifiche, perché le quote definitive saranno stabilite con le assegnazioni definitive di maggio».

Sullo stato dell’emergenza, Sanna non fa melina: «Purtroppo è chiaro anche dai bollettini che la Sardegna stia attraversando una delle peggiori annate per quanto riguarda la siccità, anche se i modelli indicano le possibilità di piogge primaverili. Un po’ come accaduto gli scorsi anni». In attesa che la pioggia arrivi davvero, dalle campagne, e dai consorzi di bonifica, le richieste d’aiuto sono ormai diventate un coro. Al punto che molti si chiedono se l’attività della cabina di regia non sia iniziata un po’ troppo tardi: «No, non direi – conclude Sanna –. Monitoriamo i sistemi idrici da oltre un anno e lo facciamo costantemente ».

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