La Nuova Sardegna

Bologna Oltre 11 milioni di euro è la cifra che è stata recuperata a tassazione dai finanzieri del Comando provinciale di Bologna a seguito di approfondimenti svolti nei confronti di quattro influencer e cinque digital creator. Alcuni nomi sono molto noti, in particolare quelli dei quattro influencer che, in totale, raccolgono ben 50 milioni di follower. Si tratta di Luis Sal, videomaker a lungo socio di Fedez, Gianluca Vacchi, imprenditore e dj noto per i video dei balletti, Giulia Ottorini ed Eleonora Bertoli, queste ultime attive soprattutto sulla piattaforma Onlyfans.

Le fiamme gialle di Bologna hanno ricostruito i proventi ottenuti non solo attraverso le pubblicazioni sui social e le collaborazioni professionali avviate con aziende, il cosiddetto “influencer marketing”, ma anche, e soprattutto, quelli ottenuti mediante l’inserimento di contenuti su popolari siti d’intrattenimento per adulti. I finanzieri hanno sottolineato come gli influencer si siano dimostrati «ampiamente collaborativi, aderendo prontamente ai rilievi mossi e versando all’erario gli importi dovuti». Solo in qualche caso «si sono riservati di effettuare approfondimenti ulteriori, prima di proseguire la procedura davanti agli uffici finanziari». Tra chi potrebbe aver deciso di chiedere ulteriori approfondimenti, ci sarebbe Luis Sal. Almeno in base a quanto dice in un video pubblicato su Instagram: «Non sono un evasore, ho sempre dichiarato tutto. Ho sempre pagato tutte le tasse, spesso in anticipo e a credito. È in corso un’indagine sono normali controlli che vengono fatti. Fortunatamente ho dei professionisti che si occupano di dichiarare le cose come si deve da anni e vedremo come andrà a finire».

«Nel frattempo – aggiunge l’influencer – mi dispiace che venga scritto “Luis Sal evasore” o “influencer che non paga le tasse”. È un po’ antipatico, anche io se mi vedessi per strada in questo momento mi tirerei uno schiaffo. Quindi se mi vedete per strada vi prego di non menarmi». Il secondo filone di accertamenti ha riguardato cinque digital creator, tutti sconosciuti al fisco e molto attivi nella pubblicazione di prestazioni a pagamento sul web. Per tre di loro è stata segnalata all’Agenzia delle Entrate l’applicazione di una particolare addizionale alle imposte sul reddito introdotta dalla legge di bilancio 2006 a carico di chi produce, distribuisce, vende e rappresenta materiale per adulti anche in formato multimediale.