La Nuova Sardegna

L'indagine

Il vescovo di Ozieri: «I due milioni di euro della Cei in opere professionali e di carità»

di Gianni Bazzoni
Il vescovo di Ozieri: «I due milioni di euro della Cei in opere professionali e di carità»

Corrado Melis parla per la prima volta dopo la chiusura delle indagini. La Procura di Sassari lo accusa di riciclaggio e peculato con altre 8 persone

17 marzo 2024
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Sassari “La voce potente del nemico. Un vortice di pesantezza e di confusione che demotiva e risucchia le energie” e che lo ha più volte costretto a rallentare. Ma Corrado Melis, vescovo di Ozieri, messo sotto inchiesta dalla Procura di Sassari insieme ad altre otto persone per riciclaggio e peculato, parla per la prima volta alla diocesi dopo la notizia della chiusura delle indagini .

La lettera. E in una lunga lettera ai presbiteri e alla comunità rilancia: «Ma io per cosa ci sono?». Fa riferimento alla Quaresima e a una preziosissima scuola di umiltà, di fede e di verità. “Un altro capitolo del Vangelo”, lo definisce.

Il ministero «Mi rendo conto di non essermi allontanato dal Vangelo neanche questa volta – scrive il vescovo –, quando le preoccupazioni per le accuse, l’angoscia delle sentenze e le lacrime di sconforto tentano di destabilizzare la passione del mio ministero di vescovo. Questa è la stessa via del Vangelo: un groviglio di sentieri, bivi, salite e voragini. Niente di più faticoso, e niente di più prezioso da vivere!»

I poveri «Con chiarezza e animo fermo – prosegue monsignor Melis – devo affermare che i poveri, ogni povero e ogni faccia della povertà è sempre stata una scelta preferenziale per questa Chiesa di Ozieri. È trasparente e non negoziabile la finalità degli aiuti della Cei: la premura attenta e delicata verso gli svantaggiati del nostro territorio, verso le disabilità emarginate del mondo professionale, verso i disoccupati, padri e mamme di famiglie schiacciati dalla disperazione, i giovani che faticano a trovare una collocazione dignitosa per progettare il futuro».

La Spes «Questo prezioso servizio abbiamo sempre cercato di donare attraverso la Caritas diocesana che mi pregio di presiedere e attraverso il suo “braccio operativo”, la Spes, la cooperativa sociale di tipo B nata per il reinserimento lavorativo di persone dai vissuti travagliati».

2 milioni di euro «Siamo profondamente grati alla Cei che ci ha sempre dato fiducia permettendoci di portare avanti tanti di questi progetti. Sono tutti in queste attività professionali e caritative i 2 milioni di euro dell’8x1000 arrivati globalmente in questi 10 anni di lavoro con gli svantaggiati».

Solidarietà «Sento infine forte in questi giorni tre importanti certezze: il popolo di Dio della nostra Chiesa diocesana conosce personalmente i suoi sacerdoti e riconosce il loro quotidiano spendersi per far crescere il Vangelo nelle comunità; ci sentiamo lusingati dai messaggi che vengono dalle chiese sorelle che conoscono la nostra realtà e hanno sempre stimato l’aria fraterna, onesta e laboriosa che si respira tra i presbiteri e tra i laici della diocesi di Ozieri; siamo uomini e donne di fede, di preghiera e di azione, in costante cammino verso il Regno, con cadute e accelerate, ma con la forza di camminare assieme verso la verità».

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