La Nuova Sardegna

L'incidente

Tragedia a Orosei, bimbo di 3 mesi morto nello schianto fra due auto: doveva essere battezzato ad agosto

di Simonetta Selloni
Tragedia a Orosei, bimbo di 3 mesi morto nello schianto fra due auto: doveva essere battezzato ad agosto

Il piccolo era nel sedile posteriore con la madre, ricoverata all’ospedale di Sassari. Gravi anche le altre donne che erano sulla Panda, illeso il conducente della Golf

18 marzo 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Orosei Aveva appena tre mesi Alessandro Zanarritta Delgado, il bimbo che ha cessato di vivere per le conseguenze dello scontro tra la Panda in cui viaggiava con la mamma, Angelica Farina, 40 anni, originaria di Orune, e altre due amiche della donna, e la Golf condotta da un uomo di Orosei, operaio in una delle cave del comparto marmi. Una collisione tremenda, poco dopo le 16, lungo la Statale 125 all’altezza del bivio per Cala Ginepro. Secondo la ricostruzione sulla quale stanno lavorando i carabinieri di Siniscola e Orosei, la conducente della Panda, che viaggiava verso Orosei, avrebbe compiuto una manovra per immettersi nel bivio. L’utilitaria sarebbe stata preceduta da altre due auto, e la donna al volante non si sarebbe resa conto che dal senso opposto stava arrivando la Golf. L’impatto sulla fiancata della Panda è stato fortissimo: il piccolo, che viaggiava sul sedile posteriore con la mamma, sarebbe stato sbalzato fuori dall’abitacolo. Drammatiche le conseguenze dell’urto con il suolo: i soccorritori, il 118 di Orosei e l’ambulanza di Irgoli, hanno cercato in tutti i modi di rianimare il bimbo, e così ha fatto anche il medico arrivato con l’elicottero da Olbia. Una lotta disperata durata oltre 40 minuti, che purtroppo non è bastata per salvare la vita al bimbo.

Nel frattempo sul luogo dell’incidente sono arrivati anche i Vigili del fuoco del distaccamento di Siniscola. Sono stati loro a lavorare e a tagliare le lamiere per estrarre le tre donne rimaste incastrate dentro l’abitacolo. La madre del bimbo e la passeggera sono state elitrasportate all’ospedale di Sassari, la conducente in ambulanza all’ospedale di Olbia. Tutte hanno riportato importanti fratture e traumi. La madre del bimbo presenterebbe il quadro clinico meno grave, mentre la conducente sarebbe stata ricoverata in Rianimazione. Anche le condizioni della donna trasportata a Olbia sarebbero serie, per via della fratture. Da sottolineare che nessuna delle ferite è stata portata a Nuoro, perché il reparto di Ortopedia in questi giorni non accoglie pazienti a causa della mancanza di specialisti.

Illeso, ma in preda a un forte choc, il conducente della Golf. L’uomo è rimasto sul luogo dell’incidente a lungo, i carabinieri lo hanno subito sottoposto all’alcol test al quale è risultato negativo. Dovrà rispondere di omicidio stradale, così come la conducente della macchina nella quale viaggiava il piccolo Alessandro. Le auto sono state poste sotto sequestro e verranno analizzate nei prossimi giorni per ricostruire nel modo più preciso possibile la dinamica dell’incidente.

Angelica Farina è originaria di Orune ma da molti anni vive lontano dal paese. Lavora in Irlanda dove si è stabilita con il padre del bimbo, un uomo messicano. Angelica era tornata fa in Sardegna proprio per la nascita del bambino. A Orune la donna non ha molti parenti, solo di recente la madre di Angelica Farina era rientrata nel paese per motivi familiari. Due settimane fa la coppia aveva stabilito la data del battesimo, che si sarebbe dovuto celebrare a Orune nel mese di agosto. Ieri sera i familiari di Angelica Farina stavano rintracciando il padre del bimbo, rimasto in Irlanda per lavoro.

La tragedia ha commosso Orune, dove la famiglia di Angelica Farina è conosciuta, nonostante la giovane donna da anni viva e lavori fuori dall’isola. Non si sa ancora quando potrà essere celebrato il funerale del piccolo: bisognerà attendere che vengano compiuti gli accertamenti medico-legali. L’inchiesta dovrà stabile le cause dell’incidente e le responsabilità. Nel momento dell’impatto, di pomeriggio, la conducente della Panda aveva il sole di fronte, e non si esclude che questo elemento abbia contribuito a limitare la visibilità. Ma questi dettagli sembrano quasi di contorno davanti alla morte di un bimbo così piccolo. Una tragedia, fino a ieri sera taciuta anche alla mamma.

In Primo Piano
Il fatto del giorno

Sassari-Olbia, c’è la proroga: sarà ultimata nel 2025

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative