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Trasporti

Fusione dei tre aeroporti sardi: arriva il “via libera” del Garante

Fusione dei tre aeroporti sardi: arriva il “via libera” del Garante

L’Autorità della concorrenza ha deciso di non avviare alcuna istruttoria

02 aprile 2024
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Sassari L’operazione di “fusione” dei tre aeroporti sardi «non ostacola in misura significativa la concorrenza effettiva nei mercati interessati e non comporta la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante». Per questo motivo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha deciso di «non avviare» un’istruttoria, dando di fatto via libera. Viene a cadere così uno degli argomenti più forti che associazioni e organizzazioni che si oppongono all’operazione portavano a sostegno delle proprie tesi. Le conclusioni dell’Agcm saranno ora «comunicate alle imprese interessate e al ministero delle Imprese e del Made in Italy».

Non è il passaggio definitivo, ma un passo avanti significativo per un’operazione di concentrazione che consiste, come ricostruito dall’Autorità garante, nel conferimento nella società Ligantia della partecipazione detenuta dalla Camera di commercio di Cagliari e Oristano nella Sogaer, la società di gestione dell’aeroporto di Cagliari, «a liberazione di un aumento di capitale di Ligantia riservato alla Camera di commercio, che consentirà a quest’ultima di entrare nel capitale di Ligantia con una partecipazione pari al 40,5 per cento». Ligantia (spa il cui capitale è detenuto da Fondo Ania, Terzo fondo, Investitori Blackrock e Fondazione di Sardegna) detiene a sua volta l’intero capitale di F2i Smeralda, il 79,79 per cento della Geasar (società di gestione dell’aeroporto di Olbia) e il 71,25 per cento di Sogeaal (società di gestione di Alghero).

Da qui i timori di una concentrazione eccessiva nelle mani di un singolo soggetto del controllo dei tre scali aeroportuali sardi. Timori allontanati dall’Autorità garante. Le decisioni strategiche (approvazione del budget, del business plan e nomina dei dirigenti in posizione apicale), secondo quanto previsto dall’accordo, «non sono sottoposte a diritti di veto incrociati tra gli azionisti e saranno adottate dal consiglio di amministrazione con le maggioranze previste dalla legge e, dunque, nella prospettazione delle Parti, con combinazioni di voto variabili degli azionisti».

Inoltre «il perfezionamento dell’operazione è stato subordinato dalle parti al soddisfacimento di alcune condizioni sospensive: l’ottenimento dell’autorizzazione antitrust da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Corte dei Conti, l’ottenimento del consenso da parte dell’Autorità garante della Concorrenza e del mercato e l’approvazione del patto parasociale da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti».

Per il Garante la posizione di controllo della parte pubblica non verrebbe indebolita, anzi: «L’operazione consiste nella modifica del controllo di Ligantia, Geasar e Sogeaal da controllo esclusivo di Fondi F2i a controllo congiunto di Fondi F2i e Camera di commercio (nel caso di Geasar e Sogeaal in via indiretta tramite la holding Ligantia) nonché la conseguente modifica del controllo di Sogaer da controllo esclusivo della Camera di commercio a controllo congiunto di Fondi F2i e Camera di commercio (anche in quest’ultimo caso in via indiretta per il tramite di Ligantia)».

Infine, secondo il Garante, l’operazione non può produrre «effetti anticoncorrenziali nei mercati esaminati» perché dà luogo solo alla «mera sostituzione di un operatore con un altro». Inoltre «l’operazione non risulta idonea a generare effetti di sovrapposizione orizzontale nel mercato dei servizi relativi alle infrastrutture centralizzate».

I vettori che operano nei tre aeroporti «hanno confermato la mancanza di sostituibilità dei tre scali e, in particolare, tra i due aeroporti situati al Nord dell’isola e l’aeroporto di Cagliari» in quanto «le distanze, i tempi di percorrenza e le infrastrutture esistenti non rendono possibile alla clientela utilizzare uno scalo diverso rispetto a quello situato a minore distanza dalla località di destinazione».

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