La Nuova Sardegna

Verso il voto

Cinque candidati e gara apertissima per decidere chi sarà il sindaco di Sassari

di Giovanni Bua
Cinque candidati e gara apertissima per decidere chi sarà il sindaco di Sassari

Chiamati al voto in 106349: urne aperte domani alle 15

06 giugno 2024
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Sassari Il dado è tratto, la “conta” delle presenze nelle piazze e nei teatri è finita, insieme a una campagna elettorale mai apparsa così compressa, anche a causa della laboriosa fase di selezione degli aspiranti sindaci. E sul cui risultato regna la più totale incertezza.

Pochi i sondaggi, e tutti ufficiosi, tante le voci e tutte profondamente divergenti, nessuno che si sbilanci nemmeno sul fatto se sarà o meno necessario il ballottaggio che, comunque, se arriverà, si prospetta ancora più complesso da interpretare, con movimenti (e poco probabili apparentamenti) che potrebbero riservare grandi sorprese. Si vedrà. L’unica certezza è che domani alle 15 si aprono le urne (si vota fino a domenica alle 23) a cui saranno chiamate 106349 persone, di cui 55681 di genere femminile e 50668 maschile, per decidere il prossimo sindaco di Sassari.

Cinque in campo. Il primo è Mariano Brianda, 70 anni, ex magistrato e presidente della corte d’appello, candidato sindaco alle scorse comunali per il centrosinistra, tra i fondatori della Costituente per Sassari, il gruppo di cittadini che da 2 anni e mezzo è al lavoro nell’elaborazione di programmi e progetti, nell’analisi delle problematiche, ma anche nell’offrire luoghi e servizi a chiunque ne abbia bisogno. Con lui tre liste: la Costituente per Sassari, Giovani per Sassari e Generazione Sassari, la lista che appoggiava Manuel Pirino, inizialmente in campo come candidato sindaco e poi confluito nel progetto.

Poi Nicola Lucchi avvocato, 59 anni, studi classici al Liceo Azuni e poi di giurisprudenza nell’Ateneo cittadino, ha abbracciato presto l’attività politica nei partiti tradizionali per poi fare una decisa scelta di campo e passare al civismo. E nella giunta “civica” del sindaco Nanni Campus che ha guidato la città in questi anni è stato uno degli assessori più attivi, assumendo le deleghe alle Attività produttive, poi alla Cultura e infine all’Urbanistica. Con lui sei civiche: Prima Sassari, Movimento civico Uniti per Sassari, Sardegna centro 20Venti, Noi per Sassari I Civici, Sassari è, Sassari Progetto Comune.

E ancora Gavino Mariotti, professore ordinario di Geografia economico-politica all’università di Sassari. Dal 2012 al 2016 direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali, eletto rettore nel 2020. È il candidato della coalizione di centrodestra formata da sette liste: Azione con Calenda – Soluzioni per Sassari Mariotti sindaco, Visione Sassari, Forza Italia, Riformatori Sardi, Fratelli d’Italia, Orgogliosamente Sassari e Psd’Az – Alleanza Sardegna.

C’è poi Giuseppe Mascia, 49 anni, già segretario provinciale del Pd, 49 anni, è stato consigliere comunale per due mandati ed è ricercatore a contratto del Dipartimento di architettura, docente di filosofia politica e di filosofia dell’abitare. Candidato del “campo largo” è appoggiato da sette liste: Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra, Fare Città, Futuro Comune, Movimento Cinque Stelle, Orizzonte Comune, Sassari progressista e solidale. Infine Giuseppe Palopoli, 61 anni, imprenditore. Nel 2015, sostenne la candidatura di Lucchi, nel 2019 entrò a far parte della coalizione civica di Campus, ma i rapporti con quest’ultimo si ruppero fin dal primo giorno e Palopoli si collocò all’opposizione. Poi il passaggio a Forza Italia, e infine la decisione di correre da solo alla guida di “Sassari svegliati”.

Cinque aspiranti sindaci, 713 candidati consiglieri. E il dovere per tutti i sassaresi di esprimere il proprio voto e scegliere il proprio futuro.

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