Da Baia delle ninfe a Piscinas, ecco la mappa dei lidi del nudismo in Sardegna
Nella costa nord occidentale anche Torre Bianca a Porto Ferro
Oristano Spiagge per nudisti: ma dove si può dunque prendere la tintarella integrale senza il timore di spiacevoli controlli, discussioni e multe? Dal nord al sud, partiamo da Torre Bianca a Porto Ferro (Sassari): storicamente vocata alla pratica del naturismo, è stata istituita nel 2018, dopo l'approvazione, da parte del comune, del Piano di utilizzo del litorale (Pul). La mappa porta poi verso la meravigliosa Piscinas ad Arbus sulla Costa verde, ossia la più grande spiaggia autorizzata presente nell’isola, situata nella costa centro occidentale e all’interno dell’ex-complesso minerario di Montevecchio-Ingurtosu, ricco di archeologia industriale. Lunga circa un chilometro, è avvolta da un contesto selvaggio e incontaminato. Alle spalle, uno dei più grandi complessi dunali d’Europa, ricoperto di ginepri e popolato dal cervo sardo in libertà. A causa delle mareggiate, non è rara la formazione, lungo la battigia, di lunghe pozze temporanee, denominate “pischinas”, dalle quali la spiaggia prende il nome.
In provincia di Oristano, c'è Is Arenas-Is Benas nel comune di San Vero Milis, dove presto ci si potrà sposare nudi. Si tratta di una lunga spiaggia sabbiosa, rappresenta la parte sud, verso il promontorio di Capo Mannu, dello spiaggione di circa otto chilometri noto come Is Arenas di Narbolia. È un sito naturale classificato di importanza europea per la tutela della biodiversità e quindi area protetta nell’ambito della Rete Natura 2000. Ma è anche noto come “la spiaggia delle conchiglie”, per i gusci di bivalvi spiaggiati.
Nella Sardegna sud orientale, ufficializzata nel 2023, ai nudisti è riservata la spiaggia di Feraxi, nel comune di Muravera. Tornando al nord ovest, ad Alghero, un altro angolo di paradiso naturista si trova nel parco naturale regionale di Porto Conte e dell’area marina protetta di “Capo Caccia – Punta Giglio e Isola Piana”, siti d’importanza europea per la tutela della biodiversità e la protezione del mare. Baia delle Ninfe, 200 metri di arenile, comprende due cale sabbiose incastonate proprio al centro della riparata baia di Porto Conte, vicino al promontorio di Capo Caccia. Il mare dal basso fondale è adatto anche per i bambini. Dalla costa occidentale a quella orientale, ecco Sa Marina, a Barisardo, in Ogliastra: «Le spiagge naturiste sono libere e aperte a tutti», spiega Giuseppe Ligios, fra i soci fondatori di Nudiverso, associazione no profit per la promozione della nudità sociale e del suo riconoscimento come diritto civile. «Niente recinti – continua – ma luoghi inclusivi nel rispetto delle diverse sensibilità e dell’ambiente, di se stessi e il prossimo».
«Questo tipo di turismo – aggiungono i rappresentanti dell’associazione guidata da Pàmela Deiana – sposa cultura e natura con iniziative ed eventi. Fra questi il festival sardo naturista tra teatro, danza e musica in programma in uno scenario particolarmente suggestivo come Ingurtosu, ad Arbus». Sarà per questo che i sindaci delle località costiere guardano con sempre maggiore interesse questo tipo di turismo lento, consapevoli del fatto che possa creare opportunità di sviluppo per il territorio.