La Nuova Sardegna

Turismo alternativo

Sardegna naturista: con sette spiagge è la regione da record

di Ilenia Mura
Sardegna naturista: con sette spiagge è la regione da record

L’isola conta il maggior numero di arenili autorizzati. Con la new entry di Quartu superata anche la Toscana

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Oristano Da Sassari ad Arbus fino al sud Sardegna, quelle ufficiali sono sei e si trovano tutte in aree protette, anche se presto, le spiagge dove praticare il nudismo, in Sardegna, diventeranno sette: perché appena il comune di Quartu Sant’Elena approverà il piano di utilizzo del litorale (Pul), a quelle già istituzionalizzate lungo i 1.800 chilometri di coste, si aggiungerà la spiaggia di Is Canaleddus, poco distante dalla caletta di Mari Pintau, nel litorale che conduce a Villasimius, fra Marina di Capitana e Torre delle Stelle.

Questione di giorni, poi l’isola potrebbe dunque diventare la prima regione italiana in fatto di arenili destinati a chi pratica il nudismo. Senza dimenticare – come sottolinea chi ha collaborato a far scrivere l’articolo 36 della legge regionale 16 del 2017, che ai tempi della Giunta Pigliaru ha spianato la strada al turismo naturista in Sardegna, – che in questo caso si tratta di spiagge “inclusive”, ossia: «Aperte a tutti, anche chi non pratica il nudismo».

Parola di Sergio Cossu, fra i fondatori di Nudiverso, l’associazione di riferimento, evidentemente, dei nudisti. Tutto qui? No, perché a San Vero Milis, paese in provincia di Oristano, a breve ci si potrà anche sposare senza veli grazie al sindaco Luigi Tedeschi che ha raccolto la sfida, tra i primi in Italia. E forse, in Europa. La spiaggia prescelta è nell’oasi di Is Benas. Però, attenzione, le raccomandazioni sono d’obbligo: «Chi frequenta queste spiagge deve assolutamente rispettare alcune regole riportate sui cartelli posizionati dalla nostra associazione, all’inizio del tratto di arenile destinato ai naturisti», spiega la presidente nazionale di Nudiverso, Pàmela Deiana. Fra i divieti assoluti? Fotografare e videoriprendere senza l’altrui consenso. Oltre che trascorrere la giornata ad “importunare” o “compiere atti sessuali”. Per il resto, ognuno è libero di tuffarsi nel mare cristallino come mamma lo ha fatto: nudo.

Liberi e felici. In queste spiagge i bagnanti possono prendere una tintarella integrale senza doversi scontrare con divieti e tabù. Ok, ma dove? Passando per Oristano, Barisardo, fino a Muravera: la mappa degli arenili aperti a coloro che vogliono abbronzarsi senza indossare il costume è presto fatta, perché le zone riservate a chi ama trascorrere le giornate al mare senza indumenti, per una vacanza intera o anche solo per un giorno o due, sono elencate sulla pagina web del sito Nudiverso.net. L'importante, per chi sbarca sull’isola con l'intenzione di non dover rinunciare all’abitudine di nuotare senza bikini, è sapere quali sono le località costiere dove sono stati riservati tratti di litorale al turismo naturista. Luoghi che possono essere frequentati da chi sta bene senza vestiti e non ne fa una questione di filosofia di vita, bensì di praticità. Insomma, che si tratti di nudisti, naturisti o allergici agli elastici e ai costumi bagnati sulla pelle, le spiagge dell’isola dove è consentito star nudi sono sei. Quasi sette (e forse otto, ma in un’area privata, sullo stesso litorale di Quartu) lo diventeranno entro l’estate 2024, quando si aggiungerà Is Canaleddus, un’altra delle tante calette affacciate sul mare verde azzurro della città di Sant’Elena. Si attende l’iter burocratico previsto per l’approvazione del Pul, già adottato dal Comune. La Sardegna diventerebbe così la regione del naturismo, battendo la Toscana che vanta sei spiagge, tre sono nel Lazio, due in Sicilia e Emilia Romagna, una in Abruzzo, Campania, Calabria, Piemonte.

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