La Nuova Sardegna

Eccellenze dell’isola

A Monza un team tutto sassarese per la sicurezza e l’antincendio in Formula 1

di Andrea Sini
A Monza un team tutto sassarese per la sicurezza e l’antincendio in Formula 1

Gabriele Scurosu: «Una grande responsabilità, ma siamo stati impeccabili»

10 settembre 2024
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Sassari Il momento di svago alla fine c’è stato, con l’invito a cena da parte dei meccanici della Ferrari. Per il resto, nessun calo di attenzione né alcuna possibilità di indugiare a quanto avveniva intorno. «Perché su un circuito di Formula 1 la minima distrazione può costare vite umane e se il tuo ruolo è quello di garantire la sicurezza, la responsabilità è grande». Sul circuito di Monza, nel Gran Premio che pochi giorni fa è stato vinto da Charles Leclerc, la sicurezza in pista per piloti e team era affidata a un gruppo proveniente dalla Sardegna. Dieci sassaresi, tra i quali due donne, che per cinque giornate hanno prestato la loro professionalità a uno dei più grandi eventi internazionali dell’intero panorama sportivo.

Una lunga gavetta A guidare il team c’è Gabriele Scurosu, 46 anni, titolare del Team Decarcerazione As Antincendio, che da anni garantisce la sicurezza in tutte le manifestazioni motoristiche isolane. «Una grande soddisfazione e un bellissimo riconoscimento per il lavoro svolto in questi anni – dice Scurosu, un buon passato da portiere nei vivai di Cus Sassari e Torres e una grande passione per i motori –. È da due decenni che operiamo sulle strade e le piste di tutta la Sardegna, gestendo la sicurezza negli slalom, nelle cronoscalate, nei rally e ovunque ci sia un rombo di motori. Da circa cinque anni abbiamo iniziato a lavorare anche oltre Tirreno, con campionati italiani e mondiali. Ora è arrivato questo importante incarico, che ci rende molto orgogliosi e che, lo dico senza falsa modestia, non ci ha colti impreparati. Perché questo mestiere lo sappiamo fare bene».

Un team tutto sardo «Per il Gran Premio di Monza siamo partiti in dieci con tre mezzi pieni di attrezzatura – racconta Scurosu –. Ognuno di noi ha la propria specializzazione e possiede tutte le abilitazioni necessarie per svolgere questo lavoro in un contesto nel quale non è consentito mezzo passo falso. Mi piace ricordare che della nostra squadra fanno parte anche due donne, e la cosa non è affatto scontata». Il Team Decarcerazione As Antincendio, unico nel suo genere in Sardegna e tra i 5 abilitati a livello nazionale, è stato scelto come capofila per la sicurezza dai responsabili del circuito di Monza, e hanno lavorato fianco a fianco con altre due aziende. «Anche questo è motivo d’orgoglio – dice ancora il professionista sassarese, titolare della qualifica di Resche Chief Fia, ovvero capo sicurezza della federazione internazionale – perché abbiamo avuto l’opportunità di creare un unico grande team con i colleghi di due aziende del nord Italia».

Angeli a bordo pista Niente può essere lasciato al caso, dall’equipaggiamento alla preparazione, sino alla posizione e, ovviamente, l’attenzione. «Chi frequenta le manifestazioni motoristiche sa bene che gli incidenti sono pane quotidiano, purtroppo possono accadere in qualsiasi momento. Noi abbiamo il compito di limitare al massimo le conseguenze e per fare questo, ovviamente, ci muoviamo in maniera coordinata con le ambulanze e i medici rianimatori».

Un sogno chiamato F1 Ma com’è andata a Monza? «È stato molto bello e impegnativo – sottolinea Scurosu –. Sapevamo di trovarci in un contesto nel quale ogni cosa deve essere perfetta. E per fare questo, in previsione del Gran Premio, il responsabile dell’antincendio dell’autodromo era venuto da noi a Sassari per farci un corso specifico di formazione. Io personalmente stazionavo nel rettilineo all’altezza della staccata, dove le macchine superano abbondantemente i 300 chilometri orari. Abbiamo lavorato a 360gradi per garantire la sicurezza, in un contesto davvero particolare. Basti pensare che a fine gara ci sono 300 mila persone che si riversano sulla pista. Anche quella fase va gestita con attenzione. Durante quelle giornate ci sono stati incidenti e anche qualche principio d’incendio ma è andato tutto bene, abbiamo lavorato in maniera impeccabile. Alla fine i responsabili della Fia e dell’autodromo ci hanno fatto i complimenti. E i meccanici Ferrari ci hanno invitato a cena».

“Profumo” di benzina «Mio padre faceva gare automobilistiche e si occupa da sempre di antincendio. Io sono nato e cresciuto con la passione per l’odore di benzina e negli anni ho iniziato a vedere la sicurezza e la tutela dei piloti quasi come una missione. La nostra azienda si occupa di antincendio anche per concerti ed eventi di qualsiasi tipo nei luoghi pubblici, ma la nostra “missione” è stare in pista. In tutti questi anni – ricorda Scurosu – abbiamo lavorato a stretto contatto con l’Aci di Sassari, un partner fondamentale come Aci Sport, abbiamo studiato tanto e ci siamo formati sul campo. Da tanti anni i team ufficiali Toyota, Hyundai e Ford si affidano a noi quando vengono in Sardegna per le prove. E avere operato a lungo nell’autodromo di Mores, che è quasi un circuito di Formula1 in scala ridotta, ci ha permesso di arrivare pronti a questa sfida. Tra poco saremo in Piemonte per l’Europeo Ax, e contemporaneamente alcuni di noi saranno alla Cronoscalata di Iglesias. Ma l’esperienza di Monza è stata come un esame di laurea». Superato a pieni voti.

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