La Nuova Sardegna

La polemica

Gianni Chessa e Michele Pais: «Ma quali sagre? È stato fatto un ottimo lavoro»

di Claudio Zoccheddu
Gianni Chessa e Michele Pais: «Ma quali sagre? È stato fatto un ottimo lavoro»

L’ex presidente del Consiglio: «Abbiamo realizzato grandi riforme che rivendico». L’ex assessore al Turismo: «Si commenta da solo. Io il più votato del centrodestra»

11 settembre 2024
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Sassari L’aria che tira non è delle migliori, lo scontro interno al Psd’Az continua a suon di accuse e si allarga anche oltre i confini del partito dei Quattro mori. Ma se l’ex presidente della Regione, Christian Solinas, non ha usato mezzi termini per indicare i “colpevoli”, dall’altra parte della barricata non arrivano risposte a tono. Anzi, la parola d’ordine sembra un’altra: profilo basso. E così mentre Solinas definisce il “suo” Consiglio regionale come il “meno produttivo della storia autonomistica” l’ex presidente dello stesso Consiglio, il leghista Michele Pais dice che invece «il Consiglio regionale si è cimentato in grandi riforme, producendo una qualità legislativa di altissimo livello». Allo stesso modo, quando Solinas se la prende con i consiglieri regionali dicendo che «si occupavano di spartirsi i fondi spezzettandoli in piazzette e marciapiedi, in sagre e micro-associazioni», l’ex sardista Gianni Chessa risponde sfoderando il suo uovo di Colombo, perché Solinas «non parlava di me, io ero assessore». Gli affondi dell’ex presidente, però, hanno un peso specifico piuttosto elevato, anche perché Solinas ha parlato di «ore di lavoro istituzionale impigate a creare clientele sul territorio che hanno prodotto tanti signorotti delle preferenze che neppure sanno da dove provenissero i soldi del bilancio che hanno speso a destra e a manca con le infinite leggi mancia nate dalla volontà consiliare». Parole che, in altri tempi, avrebbero causato un terremoto politico di elevatissimo grado della scala sismica di riferimento. Invece, le risposte degli interessati sono state pacate.

Le repliche «Non ho intenzione di alimentare queste polemiche, anche perché sono convinto che Solinas si riferisse ai “suoi” e non voglio entrare nelle dinamiche interne al Psd’Az – ha detto ier l’ex presidente del Consiglio regionale, Michele Pais. Quando però di parla di “Consiglio meno produttivo della storia autonomistica” è davvero difficile non fare riferimento a chi sedeva sullo scranno della presidenza di quel Consiglio. Pais, però, non si scompone e rilancia: «Rivendico l’attività del Consiglio regionale, che ha funzionato bene anche grazie ai contributi della Giunta e dello presidente Solinas. La nostra è stata una produzione enorme e di alto livello anche grazie alla tecnica legislativa delle leggi omnicomprensive che ci hanno permesso di emanare tanti provvedimenti e tanti vettori normativi in una sola legge. Tra l’altro – continua Pais – senza che questo si traducesse in un calo della qualità delle riforme, tanto che le rivendico. Mi riferisco alla riforma sanitaria, agli interventi contro lo spopolamnento, al sostegno alle imprese. Tra l’altro, tutto in un momento caratterizzato dalla difficilissima convivenza con il Covid». Anche Gianni Chessa ha preso le parole del suo ex presidente con sportività: «Io ero assessore, non posso rispondere a chi accusa il Consiglio. Saranno i consiglieri a dire la loro. Io posso parlare solo del mio lavoro. Un lavoro che è stato ripagato anche dal consenso elettorlae, dato che alle ultime elezioni regionali sono stato il più votato nel centrodestra. E se ho preso 5800 preferenze, vuol dire che sono stato premiato». L’ex assessore al Turismo si lascia andare, in zona Cesarini, ad un commento sull’affondo di Solinas: «... che si commenta da solo. Io non devo stare lì a replicare e a perdere tempo. E poi, le polemcihe portano polemiche. Posso fare una riflessione, perchè la mia posizione è chiara a tutti, anche a Christian Solinas: tante persone lo hanno messo in discussione ma lui non si è preoccupato. Ecco, non sempre si può fare di testa propria».

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