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«L’Olbia-Dubai dimostra che affrontare certe sfide è tutt’altro che sbagliato»

di Stefania Puorro
«L’Olbia-Dubai dimostra che affrontare certe sfide è tutt’altro che sbagliato»

Pippobello: Geasar e Sogeaal pronte agli intercontinentali

10 novembre 2024
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Olbia Il primo volo intercontinentale di linea della Sardegna è stato l’Olbia-Dubai. Era il 22 giugno 2023 quando, al Costa Smeralda, venne inaugurato il nuovo collegamento diretto, offerto dalla compagnia aerea emiratina Flydubai. In poco più di tre mesi vennero trasportati quasi 5mila passeggeri (ultimo dato ufficiale fornito dall’Enac e diffuso da UniOLbia). Nell’estate 2024, il volo è stato riproposto da metà giugno a fine agosto «e il bilancio è stato più che positivo soprattutto per quanto riguarda la clientela business – dice subito Silvio Pippobello, ad di Geasar e Sogeaal, le società che gestiscono i due aeroporti del Nord Sardegna –, per la prossima stagione verrà di sicuro ampliato il periodo di operatività».

Un traguardo, questo, raggiunto anche grazie ai lavori di allungamento della pista fatti dalla Geasar, 300 metri in più per 2740 metri complessivi, che hanno consentito all’aeroporto di ospitare anche Airbus e Boeing. Giganti dei cieli che, presto, potrebbero volare tra la Sardegna (attraverso gli aeroporti di Olbia e Cagliari) e gli Stati Uniti. «Stiamo lavorando al progetto da tempo – continua Pippobello –, perché i numeri ci sono tutti e i tempi sono maturi per far partire un collegamento stagionale con gli Usa. Sono sempre di più, infatti, gli americani che sbarcano nella nostra isola e soprattutto in Gallura. La conferma arriva anche dai jet privati che, direttamente dagli Stati Uniti, sono atterrati sia a Olbia che nella nuova aviazione generale dell’aeroporto di Alghero dove ora viene garantita un’assistenza adeguata».

Nel 2023 le presenze statunitensi in Sardegna hanno raggiunto le 220mila unità, con un aumento del 90 per cento sul 2019. E la Gallura ha ospitato il 50 per cento degli arrivi dagli Stati Uniti confermandosi la destinazione preferita dai turisti di New York e Miami, della California e del Texas. Di più: gli americani hanno scelto in particolare gli alberghi di lusso di Porto Cervo (anche per sposarsi) e sono tra i primi per presenza come possessori di yacht.

«Senza dimenticare che le grandi personalità americane del mondo dello sport, del cinema e dello spettacolo continuano indirettamente a promuovere la nostra terra. Per quanto ci riguarda – continua Silvio Pippobello – abbiamo già cominciato a contattare numerose compagnie aeree: ne abbiamo parlato in maniera approfondita con l’assessore Franco Cuccureddu che condivide appunto il progetto e ci ha garantito pieno supporto. Se si riuscirà a partire nell’estate 2025? Sarà difficile. Il problema maggiore è quella di una carenza di aeromobili a livello mondiale, ma siamo fiduciosi».

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