Le dichiarazioni
Gino Cecchettin: «Per l’assassino di mia figlia non provo odio o rabbia»
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Gino Cecchettin per il Festival Isola delle Storie a GavoiIl papà di Giulia dopo la lettera di Filippo Turetta: «Ho imparato a concentrarmi sul positivo»
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Roma «In quest'anno ho imparato a concentrarmi sul positivo, prendo una foto di Giulia e la guardo, mi concentro sul bello. Sono riuscito ad ascoltare le parole di Filippo (Turetta ndr) senza provare odio o rabbia».
A dirlo Gino Cecchettin, a un anno dalla scomparsa della figlia Giulia, ospite a "Che Tempo Che Fa” sul Nove. «Questo esercizio l'ho fatto per un anno, mi sono reso conto che intorno a me si respirava qualcosa di negativo: è umano, è comprensibile. Io sono riuscito a non odiare. Penso che il segreto sia concentrarsi sui nostri cari che ci danno amore e bellezza – ha spiegato aggiungendo -. Noi siamo genitori per sempre e io sarò per sempre il papà di Giulia».