La Nuova Sardegna

Il dramma

Ristoratore sardo grave in Thailandia, raccolta fondi per sostenere le cure: «Costano 3mila euro al giorno»

Ristoratore sardo grave in Thailandia, raccolta fondi per sostenere le cure: «Costano 3mila euro al giorno»

Armando Puddu di Cagliari, che vive e lavora con la famiglia a Bali dove hanno aperto alcuni locali, è stato colpito da un ictus. La figlia: «Non riusciamo più a pagare il ricovero in ospedale»

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Sassari Una storia da sogno che ha impiegato poco tempo a diventare un incubo. La storia di una famiglia di Cagliari che da oltre dieci anni si è trasferita in Indonesia, nei dintorni di Bali, aprendo alcuni ristoranti. I menu con culurgiones, pane crivaxiu, malloreddus e seadas sono un successo: conquistano tutti e hanno vinto anche una puntata della trasmissione tv "Little big Italy" con Francesco Panella.

I protagonisti sono Federica Puddu, e il marito Federico Alfredo Ambu, che hanno seguito alcuni anni fa i genitori di lei, Giusi Fois e Armando Puddu, e il fratello Edoardo, volati in Asia per far conoscere la ristorazione sarda. 

Nelle ultime ore, però, l'incubo: «Mio padre ha avuto un ictus, ora è ricoverato in Thailandia, erano lì in vacanza con mia madre»: il messaggio audio arriva con la voce rotta di Federica. Armando Puddu, 68 anni, ha subito già un intervento delicato, «è andato bene ed è fuori pericolo» ma ora la famiglia ha lanciato online una raccolta fondi sul sito Gofundme: «Abbiamo bisogno d'aiuto, non c'è copertura assicurativa e abbiamo già pagato l'operazione e i primi giorni di ricovero. Qui l'ospedalizzazione costa 3mila euro al giorno. Ma non abbiamo più nulla, da domani non sappiamo come fare».

L'obiettivo è raccogliere 60mila euro entro tre giorni così da permettere ad Armando di concludere le cure necessarie per poi riuscire a tornare in Indonesia, a Bali. Lì dove ormai da dieci anni i Puddu hanno aperto diverse attività: "Like at home" ha vinto nella popolare trasmissione culinaria, la puntata andrà in onda il 25 novembre sul Nove, l'ultimo ristorante è "Sa domu", di Federica e Federico. (paolo ardovino)

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