Bonus Sanità per pagare le cure dal privato: ecco come funziona e chi ne ha diritto
Di fronte a liste d’attesa lunghissime la Regione stanzia 10 milioni di euro per consentire ai cittadini di accedere alle prestazioni
Cagliari La giunta regionale ha stanziato 10 milioni di euro per consentire le cure ai sardi che hanno un Isee inferiore ai 10mila euro l'anno e che non possono permettersi l'accesso alla sanità privata.
Su proposta dell'assessora al Lavoro Desirè Manca, la giunta ha varato una delibera che, usando anche fondi europei, consente a chi ha un reddito sotto una certa soglia di ricevere la somma necessaria per pagare l’esame o la visita.
Chi deve effettuare un check-up, visto che le liste d'attesa sono infinite, ha solo due possibilità: o aspetta oppure si rivolge, pagando centinaia di euro al privato. L’amministrazione regionale guidata da Alessandra Todde ha deciso che l'utente che ha bisogno della prestazione possa rivolgersi a un privato convenzionato, obbligato a chiedere per la prestazione non in convezione Asl quanto da tariffario regionale.
Il costo della visita o della prestazoine diagnostica sarà a carico della Regione, sempre che il paziente abbia un Isee sotto i 10mila euro. Il buono sanitario sarà attivato appena Aspal farà l'avviso pubblico per i privati che vorranno aderire.
Per adesso l'iniziativa è sperimentale. Non vi sono difficoltà nella disponibilità di fondi, è credibile che la misura inizia ad essere operativa a metà gennaio.