La Nuova Sardegna

Gli auguri

Alessandra Todde: «Per il 2025 più posti di lavoro nell’isola e basta sottostare ai ricatti delle multinazionali»

Alessandra Todde: «Per il 2025 più posti di lavoro nell’isola e basta sottostare ai ricatti delle multinazionali»

La presidente della Regione scrive la sua lettera con gli auspici per l’anno nuovo: al centro il lavoro e la sanità

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Sassari «Voglio riprendere le due parole chiave del discorso di fine anno del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: speranza e rispetto. Le voglio declinare per i miei auguri di anno nuovo a tutti i sardi che mi onoro di rappresentare»: inizia così la lettera per il nuovo anno della presidente della Regione Alessandra Todde, declinata sottoforma di post sui suoi social.

«Speranza di tornare ad essere costruttori di pace e di poterci curare in tempi certi e senza le discriminazioni e le limitazioni incivili che ci hanno fatto vestire anche recentemente la maglia nera d’Italia. Speranza di poter far crescere generazioni di giovani istruiti nonostante i tagli del governo, che vorrebbero penalizzare ancora di più i nostri territori. Speranza di creare posti di lavoro e di veder sorgere aziende che valorizzino il nostro ambiente e le nostre specificità di isola, per non dover più sottostare ai ricatti di multinazionali come quelli visti anche di recente in Sulcis. Ma per costruire in modo duraturo serve rispetto. Serve far capire a chi ha trattato la nostra Isola come mera risorsa per i propri affari, magari usando soldi pubblici per abbattere il rischio di impresa, che il contesto sta cambiando, che noi stiamo cambiando. Che siamo pronti ad accogliere chi vuole contribuire a costruire assieme a noi lavoro, una società e un ambiente prospero e moderno. Ma pretendiamo rispetto. E siamo pronti a contrastare chi pretende chi pensa che la Sardegna sia solo una terra da spremere e i sardi una forza lavoro da sfruttare e ingannare».

La governatrice punta sul lavoro portato avanti nei primi nove mesi e poi in particolare sulla sanità: «Sul lavoro non si può mentire e i primi risultati già cominciano a delinearsi: sull’energia, sull’acqua, sui giovani, sui trasporti, sulle opere pubbliche, sul lavoro, sulla difesa della Sardegna. Sulla sanità è necessario davvero un impegno straordinario e sarà mio compito occuparmene insieme alla nostra maggioranza con il metodo che abbiamo inaugurato: a testa bassa e senza risparmiarci. Per questo voglio ringraziare la mia giunta e tutta la maggioranza per il supporto incessante e per aver dato vita a questa solidità di rapporti. Per poter affrontare con vigore le importanti sfide all’orizzonte, serve l’unione di tutti. Serve l’unità di un popolo, del nostro magnifico popolo, con le istituzioni che lo rappresentano. È il momento del noi».

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