Non solo spopolamento e ospedali lontani. Dal 31 gennaio Burgos senza medico
L’appello del sindaco Leonardo Tilocca: «Come comunità abbiamo il dovere i dare risposte ai nostri anziani»
Sassari «Noi sindaci cerchiamo di farci carico di tanti problemi e questo è certamente uno dei più sentiti. Gli anziani sono tanti e chi vive in questo territorio sa bene quanto siamo isolati. Per questo i servizi socio-assistenziali essenziali vanno quanto più possibile garantiti senza doversi spostare altrove». Leonardo Tilocca è il sindaco di Burgos, uno dei 9 comuni del Goceano. «Conosciamo bene le dinamiche che riguardano gli anziani – spiega il primo cittadino – che da noi sono tanti, come del resto in tutta la Sardegna. Qua però siamo logisticamente molto svantaggiati. Il nostro presidio di riferimento è Ozieri, per le urgenze si va a Nuoro e in ultima istanza a Sassari. Stiamo parlando di tragitti abbastanza lunghi. Tra distanza, spopolamento, collegamenti viari complicati e servizi sempre più carenti la situazione è davvero complicata. Alcuni anziani hanno la fortuna di avere familiari che possono accompagnarli e occuparsi di loro, altri sono più soli. La nostra amministrazione comunale è sempre a disposizione di chi è solo, prima ancora di sovvenzionare strutture o servizi mettiamo i nostri mezzi a disposizione di chi ha bisogno di un supporto».
Anche perché è evidente che molte delle necessità che si presentano sono abbastanza banali. «Il problema è quando non si riesce a far fronte neanche a quelle – sottolinea Tilocca –. Ad esempio, sino al 31 gennaio noi avremo ancora il medico di base, un professionista che è sempre stato molto disponibile anche per le visite a domicilio. Poi, come mi è stato confermato di recente, a decorrere da quella data andrà in pensione e da quel momento il servizio verrà offerto da una guardia medica per appena due ore ed esclusivamente per il rilascio delle ricette. È evidente che a queste condizioni la situazione può soltanto peggiorare. Chiaramente mi sono mosso attraverso le istituzioni, ma la risposta è che siamo solo uno dei tanti comuni che hanno lo stesso problema». Anche a Burgos, come in tanti altri centri dell’isola, l’Ascot alleggerisce il peso dei disagi, ma non può essere considerata una soluzione definitiva.
«Il bando con le sedi vacanti per i medici di base è andato deserto per la zona che ci riguarda – dice sconsolato Leonardo Tilocca –. Il servizio a gettone è assolutamente utile e vedo che è stato attivato anche da altri colleghi di qua nel Goceano, ma la presenza di un medico di base fisso è un’altra cosa, perché non si tratta solo di compilare una ricetta ma di garantire un’assistenza a 360 gradi, soprattutto agli anziani. Ripeto, noi sindaci cerchiamo di farci carico per quanto possibile delle situazioni di disagio, ma ci sono tante situazioni di non facile soluzione. La popolazione sta invecchiando sempre di più e ci sarà sempre più bisogno di servizi dedicati ai nostri anziani, non soltanto a livello puramente sanitario. Come comunità abbiamo il dovere di dare risposte». (a.si)