In Italia 200 medici radiati dall’Ordine professionale sono ancora in servizio
Ecco perché possono continuare a esercitare nonostante i provvedimenti disciplinari
Sono circa 200 i medici radiati dal proprio ordine professionale che continuano a esercitare in attesa del giudizio definitivo della Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie (Cceps). A rivelarlo è la Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), che segnala una situazione di stallo dovuta all’accumulo di circa 900 ricorsi pendenti, relativi a tutte le tipologie di sanzioni disciplinari: avvertimenti, censure, sospensioni e radiazioni.
Il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, dopo il caso di Simonetta Kalfus, la donna morta a Roma dopo una liposuzione, ha lanciato un appello: «Serve una sezione stralcio all’interno della Cceps, che consenta di smaltire i procedimenti meno gravi e liberare la Commissione per concentrarsi sulle radiazioni».
Il problema nasce dal fatto che il ricorso alla Cceps sospende l’efficacia della sanzione, permettendo ai professionisti sanzionati di continuare a esercitare fino alla decisione definitiva. Ma il blocco della Commissione, causato da ritardi e intoppi burocratici, ha di fatto paralizzato l’azione disciplinare degli Ordini, con il rischio concreto di lasciare operatori sanzionati, anche per fatti gravi, liberi di continuare la propria attività.