La Nuova Sardegna

Il dramma

Morto a 13 anni per un tumore: genitori indagati per omicidio volontario


	Una corsia di ospedale 
Una corsia di ospedale 

Il caso segnalato dai Servizi sociali di Vicenza e trasmesso alla Procura dei minori

2 MINUTI DI LETTURA





VICENZA Un ragazzo di 13 anni è morto di tumore all’inizio del 2024 all’ospedale San Bortolo di Vicenza. Ora, come riportato da Il Messaggero, i genitori del giovane – entrambi cinquantenni  – sono indagati dalla Procura della Repubblica di Vicenza con l’accusa di omicidio volontario. L’ipotesi è che abbiano rifiutato le cure mediche prescritte, impedendo così al figlio di ricevere le terapie necessarie.

Il caso è stato segnalato inizialmente dai servizi sociali del Comune di residenza della famiglia e trasmesso prima alla Procura per i Minorenni di Venezia, poi a quella vicentina. Il fascicolo è stato aperto dopo la consulenza di un esperto nominato dalla magistratura, che ha accertato la mancata somministrazione delle cure adeguate durante il ricovero del ragazzo. La polizia giudiziaria ha ascoltato i due genitori nelle scorse settimane. In base alle loro dichiarazioni e agli accertamenti medici, è stata formulata l’accusa di omicidio volontario. La coppia è difesa dagli avvocati Lino e Jacopo Roetta, che parlano di “un dramma familiare” e sottolineano come i loro assistiti stiano già vivendo una sofferenza profonda: “Questa coppia sta già scontando il proprio ergastolo”, hanno dichiarato. 

Il Messaggero ricorda un precedente simile, quello di Lino Bottaro e Rita Benini, condannati per omicidio colposo per non aver permesso alla figlia Eleonora, malata di leucemia, di sottoporsi alla chemioterapia, preferendo il cosiddetto “metodo Hamer”.

Primo piano

Niente più autorizzazione paesaggistica per caravan e casette mobili nei campeggi

di Serena Lullia
Le nostre iniziative