La Nuova Sardegna

Top1000
Top1000 – 2025

L’agroindustria cresce trainata dai caseifici: fatturato a 1,8 miliardi di euro

di Massimo Sechi
L’agroindustria cresce trainata dai caseifici: fatturato a 1,8 miliardi di euro

Il fatturato nella provincia di Oristano, che guida la classifica dei territori, è di 696 milioni di euro

4 MINUTI DI LETTURA





Il settore agroalimentare in Sardegna si conferma un pilastro fondamentale dell'economia regionale anche nel 2023. L'analisi delle performance delle principali imprese offre uno spaccato interessante sulle dinamiche di mercato del comparto, che continua a essere trainato dalle aziende operanti nella produzione dei derivati del latte. Sono ben dieci le realtà imprenditoriali di questo segmento che si collocano nelle prime 15 posizioni della graduatoria dell'agroalimentare. Analizzando il fatturato complessivo, il giro d'affari sfiora la cifra di1,8 miliardi di euro, con un incremento di circa 108 milioni rispetto al 2022, pari al 6%. Si tratta di un'ottima performance in un contesto mutato rispetto all'anno precedente, che risente ancora degli strascichi della pandemia che, congiuntamente alla situazione geopolitica, ha influenzato l'inflazione e il conseguente aumento dei costi di produzione. Il 2023 ha segnato un'inversione di tendenza, sebbene non si siano ancora recuperati i livelli pre-pandemia.

Sul fronte occupazionale si registra un lievissimo calo, tredici unità in meno, che conferma però un trend negativo iniziato già negli anni precedenti. Resta da chiarire se questo rappresenti una scelta strategica oppure rifletta le difficoltà nel reperire personale che affliggono anche le industrie guida sarde. Il comparto Lattiero Caseario domina con un fatturato che pesa per 877 milioni di euro, circa 70 milioni in più e una crescita dell’8,6%. Unico dato negativo un calo dei dipendenti, 39 in meno, pari al 2%. L'analisi provinciale evidenzia Oristano in prima posizione con un fatturato di 696 milioni di euro e una crescita del 5,2% (+36 milioni rispetto al 2022). Al secondo posto si colloca il Nord Sardegna, che comprende i territori della città metropolitana di Sassari e della provincia della Gallura, con quasi 600 milioni di euro e un incremento di 39 milioni (+6,5%).

Va sottolineato che il Nord Sardegna, con 27 aziende nella classifica delle top 1000, è l'area con il maggior numero di realtà imprenditoriali del comparto presenti nella graduatoria generale. Notevole la crescita di Nuoro (+12%) grazie a un fatturato complessivo di 195 milioni, 24 in più dell'anno precedente, trainato dal comparto carni che in questa provincia occupa ben sei posizioni nella classifica generale. A Cagliari la crescita si mantiene intorno al 6% con un giro d'affari di 147 milioni, mentre l'unico dato negativo proviene dal Sulcis Iglesiente che registra un calo dello 0,17% con un fatturato di 153 milioni. In testa alla classifica del comparto si conferma Assegnatari Associati Arborea, che ha registrato un fatturato di oltre 225,6 milioni di euro nel 2023, in crescita rispetto ai 211,2 milioni dell'anno precedente. Al secondo posto si posiziona la Società Industria Molitoria Ercole Cellino (Simec Spa), specializzata nella lavorazione delle granaglie, che ha superato i 203,8 milioni di euro di fatturato, con un lieve incremento rispetto al 2022 (200,6 milioni).

Nelle prime posizioni figura anche Generale Conserve S.p.A., attiva nella lavorazione del pesce con il marchio commerciale Asdomar, che si colloca al 17° posto nella graduatoria complessiva della Top 1000, con un fatturato stabile. La F.lli Pinna Industria Casearia, anch'essa operante nella produzione dei derivati del latte, sale alla 30esima posizione generale e mostra una notevole crescita del fatturato (da 81,5 a 103,2 milioni) e dell'utile (da 3,1 a 4,9 milioni), confermandosi tra le protagoniste dell'export delle eccellenze sarde nel mondo. Diverse imprese hanno registrato performance degne di nota nel 2023. La Tipico Srl di Fonni (fette biscottate, biscotti, pasticceria) ha visto un aumento eccezionale del fatturato, passando da circa 2,1 milioni a 7,8 milioni di euro, con incrementi proporzionali nell'utile e nel Valore Aggiunto. La Società Cooperativa Pastori Oschiresi (derivati latte) ha quasi raddoppiato il fatturato, passando da 3,5 a 6 milioni di euro. La Agriexport Sardegna Società Consortile Cooperativa (industria lattiero-casearia) ha registrato un aumento significativo del fatturato, da 21,4 a 32,4 milioni di euro. La Coalbe Srl (lavorazione carne) ha incrementato il fatturato da 12,1 a 14,7 milioni di euro.

L'analisi dei dati 2023 per il settore agroalimentare sardo rivela, in definitiva, un panorama dinamico. Sebbene i leader di mercato mantengano le loro posizioni, si osservano performance variabili al loro interno. Particolarmente interessante è la crescita di imprese di dimensioni minori o più recenti in settori specifici come la pasticceria conservata/biscotti, le bevande/acque minerali e alcune realtà nel settore lattiero-caseario e della lavorazione del pesce. Le cooperative lattiero-casearie continuano a rappresentare una componente sostanziale del comparto, con risultati economici che riflettono le specificità del loro modello di business. Alcuni settori, come quello dei mangimi per animali, mostrano maggiori complessità e risultati eterogenei. Nel complesso, i dati indicano un comparto capace di generare valore aggiunto, pur con sfide legate alla redditività per alcune imprese, ma con chiari segnali di dinamismo e crescita in diversi segmenti e realtà aziendali.

Primo piano
La tragedia

Punto da una vespa, muore un 46enne

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative