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I sardi su Alessandra Todde: «Gradita al 37%». Minoranza all’attacco: «Il 63% non crede in lei»

I sardi su Alessandra Todde: «Gradita al 37%». Minoranza all’attacco: «Il 63% non crede in lei»

I dati sul gradimento della governatrice al centro del dibattito politico che sta facendo scintille

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Sassari La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Toddeall’undicesimo posto tra i governatori italiani nella classifica stilata da Swg per il 2025, con un gradimento del 37%. Le interviste sono state condotte tra il 5 marzo e il 16 maggio, a circa un anno dall’inizio della legislatura avviata con le elezioni regionali di fine febbraio 2024, che avevano visto Todde ottenere il 45,39% delle preferenze. In testa alla classifica si posiziona Luca Zaia, presidente del Veneto: è il governatore italiano più gradito, seguito da Massimiliano Fedriga del Friuli-Venezia Giulia.

Se si va a guardare la serie storica, in Sardegna, secondo Swg, il dato è quello più alto registrato negli ultimi dodici anni (escludendo gli anni 2020 e appunto 2024 nei quali l'indagine non è stata svolta per l'Isola). Secondo questa rilevazione l'efficacia percepita (nella somma di "molto" e "abbastanza efficace") dei governatori sardi dal 2013 a oggi il 37% di Todde supera il 33% di Christian Solinas nel 2021 e il 30% di Francesco Pigliaru nel 2015 e il 25% di Ugo Cappellacci. Le interviste di quest'anno sono state condotte nel periodo 5 marzo/16 maggio, a circa un anno dall'avvio della legislatura subito dopo le elezioni di fine febbraio 2024 nelle quali la presidente Todde aveva ottenuto il 45,39% delle preferenze. Se da una parte i partiti di maggioranza sottolineano l’esito «positivo» del dato emerso dall’indagine, dall’altra non stanno mancando gli attacchi degli esponenti politici dei partiti di minoranza in Consiglio regionale. 

Così il Movimento 5 stelle: «I sardi premiano la leadership di Alessandra Todde» con «il dato più alto mai registrato negli ultimi dodici anni. Un risultato che la consacra come la presidente più apprezzata e stimata dal 2013 a oggi. La crescita dell’indice di efficacia dal 20% nel 2023 al 37% nel 2025 sotto la guida di Todde rappresenta non solo un miglioramento netto, ma anche un segnale chiaro di fiducia dei cittadini nella visione politica, nell’impegno concreto e nella trasparenza amministrativa della nuova Giunta regionale. Alessandra Todde si conferma dunque come un punto di riferimento autorevole e credibile per il futuro della Sardegna». 

Per il senatore sardo del Pd Marco Meloni: «Alessandra Todde ha il tasso di approvazione più alto tra tutti i presidenti della Regione Sardegna da oltre dieci anni, secondo le rilevazioni SWG. E questo nonostante 6 mesi di campagne denigratorie, attacchi strumentali e dubbi costanti sulla sua legittimità a rimanere in carica. È surreale che proprio chi è stato bocciato dagli elettori, come Truzzu, si permetta di pontificare sul consenso altrui. Se il suo ragionamento fosse corretto, Giorgia Meloni - voluta da un elettore su quattro e gradita oggi da meno della metà degli italiani - dovrebbe lasciare Palazzo Chigi ogni lunedì mattina». 

Il consigliere regionale Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia): «“Mi dimetto se non avessi la fiducia dei sardi. Se mi dicessero chiaramente che non credono in me”: così parlò Alessandra Todde, dopo la sentenza del Tribunale di Cagliari. In appena cinque giorni, è arrivata la risposta dei sardi, immediata e chiara: il 63% non crede in lei! È bastato appena un anno di ‘governo’, se così si può dire visto l’immobilismo della Giunta, per farla crollare al 37% del gradimento dei sardi. Ne prenda atto e, senza perdere ulteriore tempo, prolungare l’agonia del campo largo, per una volta sia coerente con se stessa».

Anche il deputato azzurro Ugo Cappellacci all’attacco: «Dopo un anno di Presidenza il mio consenso, come riportato da “Il Sole 24 ore” dell’epoca, era al 47% ovvero dieci punti percentuali sopra quello della Todde nello stesso periodo. Parlando di voti reali, la Presidente è stata eletta con 331 mila consensi e ha vinto di uno ‘zero virgola’ rispetto al contendente di centro-destra Truzzu; il sottoscritto prevalse di 9 punti percentuali rispetto a Renato Soru con 502.084 consensi». 

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