Boeddu: «Interventi importanti ma tutti insieme bloccano l’intera rete ferroviaria»
Il segretario generale della Filt Cgil Sardegna: «Si corre per rispettare il Pnrr»
Sassari Per i sindacati il problema è chiaro: in una rete ferroviaria scarna come quella della Sardegna, bloccare un tratto significa costringere tutti ma proprio tutti i viaggiatori a modificare la viabilità. I binari dell’isola non sono troppo articolati, da nord a sud viaggiano su un’unica grande linea. E i cantieri legati al Pnrr hanno come scadenza il 31 dicembre 2026, per questo motivo si stanno accavallando per riuscire a rispettare i tempi.
All'indomani dell'incontro tra le Federazioni sindacali regionali dei trasporti e i vertici di Rfi per un'informativa sulle tratte interessate dalle chiusure per lavori, Arnaldo Boeddu, segretario generale della Filt Cgil Sardegna, spiega: «Questi lavori sono fondamentali per garantire un servizio ferroviario migliore e con maggiore comfort e frequenze. Ma, detto questo, rimangono alcune perplessità e permangono sempre le solite criticità – sostiene il leader del sindacato regionale –. La prima che emerge ed è sotto gli occhi di tutti è la concentrazione di queste attività. Vengono poste in cantiere contemporaneamente e con la spada di Damocle della scadenza imposta dalla Unione Europea». Come mostrato, le conseguenze ricadranno sui viaggiatori. Dal 15 giugno al 14 settembre sulla tratta da Oristano a Ozieri-Chilivani sono previste cancellazioni di treni e sostituzioni di corse con i pullman. Saranno coinvolti anche i passeggeri da o per Olbia, Sassari e Cagliari. Per pendolari e turisti sarà un'estate infernale, e le temperature rischiano di essere il male minore.
«Chi usufruisce del trasporto ferroviario dovrà sopportare e avere molta pazienza poiché subirà più di una rottura di carico, ovvero un passaggio dal trasporto in treno al bus e poi ancora treno su tratte che normalmente venivano garantite tutte salendo su un solo treno», fa notare Boeddu. Su un solo viaggio c'è il rischio di fare più cambi e di dover fare su e giù dai vagoni su rotaie ai sedili dei pullman. Sulla bontà degli interventi non si discute, le perplessità riguardano le tempistiche e l'accavallamento estivo. «Contestualmente sono numerosissimi i cantieri stradali per portare a norma gallerie ponti e viadotti, forse e per il bene di tutti, la conferenza delle regioni insieme al governo nazionale – questa è la proposta che arriva dalla Cgil – dovrebbe chiedere la possibilità di avere tempi maggiormente compatibili con le esigenze di una popolazione, come quella sarda, che in estate vede più che raddoppiare le presenze rispetto ai residenti».
La maggior parte dei cantieri programmati da Rfi da qui alle prossime settimane, verranno realizzati con i fondi del Pnrr. La soluzione del sindacato sarebbe quella di un fronte comune con omologhi – «perché in tutte le regioni si sta vivendo una situazione analoga» – per convinvere il governo centrale a trattare delle proroghe a Bruxelles. (paolo ardovino)