Da nord a sud nell’isola sventolano 16 Bandiere Blu
Acqua limpida ma anche servizi e sicurezza La Sardegna è una delle regioni più virtuose
Un mare da cartolina, ma anche servizi efficienti, gestione sostenibile e qualità ambientale certificata. La Sardegna, con il suo patrimonio naturale ancora in gran parte integro e una rete turistica in costante evoluzione, continua a distinguersi come laboratorio di buone pratiche in ambito ambientale e costiero. Ha conquistato nel 2025 ben 16 Bandiere Blu, una in più rispetto allo scorso anno, grazie all’ingresso di San Teodoro e alla conferma delle località già premiate. Un risultato importante per l’isola, che si conferma tra le regioni italiane più virtuose sul fronte del turismo balneare di qualità, al pari dell’Abruzzo, e alle spalle di Liguria (33 località), Puglia (27), Calabria (23), Campania e Marche (20 ciascuna). Il prestigioso vessillo, assegnato dalla Foundation for Environmental Education (FEE), certifica non solo la limpidezza delle acque, ma anche la qualità dei servizi, l’attenzione alla sostenibilità ambientale, la sicurezza e l’accessibilità. Requisiti che la Sardegna ha continuato a rispettare e rafforzare, consolidando il proprio modello di turismo costiero responsabile.
La novità del 2025 è San Teodoro, che ha ottenuto per la prima volta la Bandiera Blu grazie alla celebre spiaggia de La Cinta: sabbia chiarissima, mare turchese e un ecosistema lagunare alle spalle. Il riconoscimento premia gli sforzi del Comune nel rafforzare i servizi e tutelare un territorio a forte pressione turistica. Intanto, nel mese di giugno, il Comune di Sassari ha celebrato ufficialmente l’assegnazione delle sue tre Bandiere Blu – per Porto Ferro, Platamona Rotonda e Porto Palmas – con una cerimonia che ha visto la partecipazione delle autorità locali e dei tecnici comunali. Il resto dell’isola mostra una distribuzione omogenea di località premiate. Nel Cagliaritano, Quartu Sant’Elena ha confermato i riconoscimenti per Poetto e Mari Pintau. Nel Sulcis, Sant’Antioco ha mantenuto il vessillo per Maladroxia e Coacuaddus. Nel Nuorese, Bari Sardo e Tortolì si distinguono con numerose spiagge premiate, tra cui Bucca ’e Strumpu, Torre di Barì, CEA, Porto Frailis, Lido di Orrì, Foxilioni, San Gemiliano. A Oristano, resta confermata Torregrande, località che si distingue per la cura costante del litorale e l’offerta di servizi accessibili. Il nord dell’isola continua a fare da traino: la provincia di Sassari e la Gallura ospitano una lunga lista di Comuni virtuosi. Oltre a Sassari, figurano Sorso, Castelsardo, Badesi, Aglientu, Trinità d’Agultu e Vignola, Budoni, Palau, Santa Teresa Gallura e La Maddalena, che da sola ha ricevuto il riconoscimento per oltre cinque spiagge. In totale, sono 16 i Comuni sardi Bandiera Blu nel 2025, ma le spiagge interessate sono più di 40: segno di un impegno diffuso e costante che coinvolge tutta la filiera del turismo costiero.
Nel resto d’Italia A livello nazionale, la Liguria mantiene il primato nonostante una perdita rispetto al 2024. Crescono Puglia e Calabria, ciascuna con tre nuove località premiate. Campania, Marche e Toscana consolidano la loro presenza. In tutto, 246 Comuni italiani sono stati premiati, per un totale di 487 spiagge che oggi possono sventolare la Bandiera Blu. Per la Sardegna, ogni vessillo non è solo una garanzia per i turisti, ma un impegno costante nella tutela del paesaggio, nella qualità dei servizi e nella sostenibilità ambientale. E anche quest’anno, l’isola ha dimostrato di saper mantenere gli standard più alti.