La Nuova Sardegna

Il retroscena

Mostro di Firenze, Natalino e Antonio: i bambini sono le altre vittime

Mostro di Firenze, Natalino e Antonio: i bambini sono le altre vittime

Cresciuti in un ambiente violento e degradato

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Sassari Nella situazione di estremo degrado morale e promiscuità fotografata nel cosiddetto rapporto Torrisi, c’è spazio anche per due giovani vittime inconsapevoli. Due bambini al tempo, che oggi a distanza di molti anni scoprono di essere cugini, figli di fratelli. Si tratta di Natalino Mele, che due giorni fa ha saputo di essere in realtà figlio di Giovanni Vinci. E di Antonio Vinci, figlio di Salvatore e della prima moglie Barbarina Steri, che fu obbligata a sposarsi con lui nonostante fosse ancora innamorata del precedente fidanzato. La donna morì quando Antonio era molto piccolo per una fuga di gas da una bombola. Inizialmente la vicenda fu archiviata come suicidio, poi lo stesso Salvatore Vinci venne accusato di avere ucciso la moglie: il processo si chiuse con l’assoluzione. Che vita hanno avuto Natalino Mele e Antonio Vinci? Il primo a 6 anni e mezzo ha perso la madre, uccisa insieme all’amante. E per quel delitto è stato condannato Stefano Mele, l’unico padre che Natalino aveva conosciuto. La sua infanzia è trascorsa tra parenti e collegio, un percorso segnato nell’animo, una inquietudine che non lo ha mai abbandonato.

Anche Antonio Vinci è diventato prestissimo orfano di madre e si è ritrovato a vivere con un padre che non lo voleva. Quando Salvatore si è trasferito in Toscana, Antonio è rimasto in Sardegna, a Villacidro, con alcune zie. A 4 anni ha raggiunto il padre e la sua nuova moglie. Una convivenza molto complicata che si interrompe in maniera burrascosa. Quando Antonio ha 14 anni scappa di casa, poi ritorna e il padre lo denuncia per violazione di domicilio. Lui andrà a stare con lo zio Francesco. Più volte Antonio rivelerà di odiare Salvatore, che si rifiutava di chiamare “padre”: disprezzava il suo modo di vivere, i suoi comportamenti violenti, le devianze sessuali, anzi la morbosa dipendenza psicologica dal sesso, con donne e anche con uomini. Nei primi anni 80 Antonio Vinci si è sposato. Ha avuto alcuni guai giudiziari , è stato processato per possesso di armi, furto d’auto e tentata rapina. Camionista, oggi ha 66 anni e vive a Firenze. (si. sa.)

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