La Nuova Sardegna

Estate cafona

“Suor Costanza” perde la pazienza e a Porto Cervo va in onda la rissa

di Paolo Ardovino
“Suor Costanza” perde la pazienza e a Porto Cervo va in onda la rissa

L’attrice Valeria Fabrizi e la figlia Giorgia Giacobetti: «Il gestore del bagno ci ha prese a parolacce”

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Porto Cervo Esterno giorno, una mattina di agosto a Liscia di Vacca. Scena: una lite in spiaggia per conquistare un ombrellone e un lettino e godersi la giornata di mare in santa pace. Protagoniste: l’attrice Valeria Fabrizi e la figlia Giorgia Giacobetti, che si sono scontrate con la direzione di una struttura ricettiva che gestisce la concessione delle attrezzature per il mare. Il diverbio davanti agli occhi degli altri bagnanti è sfociato in accuse e offese.

Il punto è che in quell’angolo di lusso per tutto il mese d’agosto, dato l’esiguo numero di ombrelloni al cospetto dei tanti utenti dell’hotel e proprietari degli appartamenti limitrofi, per avere una postazione al mare si fa un’estrazione. E ieri non era il giorno fortunato di Valeria Fabrizi, l’amata suor Costanza della fiction “Che Dio ci aiuti” è finita senza sdraio, con un bel po’ di agitazione e un fan che ha visto la scena e le ha offerto «cinque o sei gocce di Lexotan per tranquillizzarmi». Se non è una sceneggiatura perfetta questa.

Per il mese di agosto, da regolamento consortile, chi è interessato a passare una giornata in spiaggia deve presentarsi la sera prima nello stabilimento con il numeretto. Se esce il numero fortunato, ci si aggiudica sdraio e ombrellone. Se il numero non esce, si salta il turno. Niente da fare. Quel giorno si farà altro o si andrà al mare ma non certo lì a due passi da casa. A vederla da fuori sembra una barzelletta, invece è il motivo che ha scatenato la feroce discussione tra il direttore della struttura e Fabrizi e figlia.

«Quello che è successo ci è dispiaciuto molto, a prescindere dalla questione in sé, per i modi. Noi siamo innamorate della Sardegna, ci veniamo ogni anno, e non capisco come figure del genere possano permettersi di rivolgersi alle persone con maleducazione», sostiene Giorgia Giacobetti. «In 88 anni non mi era mai successa una cosa del genere, è stato un episodio sgradevolissimo». A quanto raccontano le due, la svolta – in negativo, s'intende – della discussione è arrivata quando hanno minacciato il rappresentante dell'hotel, che aveva fatto notare a Fabrizi e figlia che non avrebbero potuto usufruire del posto, «di far sapere tutto ai giornali». Invitate con toni scortesi a «infilarci il giornale in quel posto», da lì non ci sarebbero stati più freni. «Sono stata aggredita verbalmente davanti a tutti e mia madre, poco distante, si è sentita male», racconta Giorgia. Valeria Fabrizi, la nonna di “Notte prima degli esami”, parla a distanza di qualche ora dall’accaduto. «Sì, mi ha scossa. Io continuo ad amare la Sardegna, ma credo che persone e comportamenti del genere non le facciano bene».

Nel 2023, spiega Giacobetti, hanno acquistato uno degli appartamenti del residence “Gli Oleandri”. Si tratta di uno dei complessi residenziali che formano uno dei villaggi più noti nella zona di Porto Cervo. «E abbiamo potuto accedere alla spiaggia e allo stabilimento sempre senza problemi». Dietro il pagamento della quota, non proprio economica. La novità di quest’anno ha disorientato le due donne: «Non facciamo altro che parlare bene di questo luogo, questi episodi succedono quando chi di dovere se ne frega delle persone».

Il direttore della struttura che ha competenza su lettini e ombrelloni nell’area di fronte allo specchio d’acqua rispedisce alle mittenti ogni accusa. Nega la dinamica e sostiene di aver fatto solo notare che quel posto aveva già un altro assegnatario. Il sistema di estrazione, dice, si è reso necessario data la disponibilità di poco più di 30 ombrelloni tra spiaggia e prato contro la presenza di oltre 100 utenti tra l’hotel e i residence attorno. Il direttore, che non intende apparire pubblicamente, parla anzi di offese da parte della figlia dell’attrice nei confronti dei sardi. E a margine evidenzia che l’occupazione abusiva di ombrellone o lettino è considerato reato nel Codice della Navigazione. 

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