La Nuova Sardegna

Carceri sarde

Detenuti 41 bis nell’isola, confronto Nordio-Todde. Il ministro: «Nessuna decisione definitiva». La presidente: «Avviato un dialogo costruttivo»

Detenuti 41 bis nell’isola, confronto Nordio-Todde. Il ministro: «Nessuna decisione definitiva». La presidente: «Avviato un dialogo costruttivo»

Sul tema: «Gettate le basi per un dialogo continuativo tra Regione e Ministero»

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Cagliari Nessuna decisione definitiva sul trasferimento di detenuti ristretti al 41-bis nelle carceri sarde. Lo ha dichiarato il ministro di Giustizia Carlo Nordio nell'incontro avuto questa mattina 16 settembre con la presidente della Regione Alessandra Todde.
«La riunione con il Ministro Nordio – ha dichiarato la Presidente Todde – è stata utile e costruttiva e ha consentito di gettare le basi per un dialogo continuativo tra Regione e Ministero, nel pieno rispetto delle posizioni e dei ruoli istituzionali. Ho ribadito come la Sardegna, individuata quale area a rischio di insediamento e sviluppo mafioso, sia particolarmente esposta agli effetti negativi derivanti dalla presenza di un numero elevato di detenuti al 41-bis. Ciò potrebbe favorire il consolidamento di legami tra la criminalità organizzata tradizionale e quella locale, con ricadute sociali e sanitarie che non possono essere sostenute in assenza di un piano strutturato di interventi. La Sardegna non può e non deve essere considerata terreno di sperimentazioni pericolose. Dal colloquio col Ministro Nordio, si rileva che allo stato attuale non è stata ancora assunta alcuna decisione definitiva», ha concluso Todde.
Il Ministro ha confermato l’impegno a mantenere costantemente informata la Regione in merito alla collocazione dei detenuti in regime di 41-bis in Sardegna.

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