Dal 2027 aumenta l’età pensionabile, ma non per tutti: ecco le categorie escluse
L’innalzamento a 67 anni e tre mesi sarà graduale
A partire dal 2027 entrerà in vigore l’aumento dell’età pensionabile legato all’adeguamento all’aspettativa di vita, come previsto dal Documento programmatico di bilancio (Dpb). L’innalzamento sarà però graduale: non scatterà subito l’obbligo dei 67 anni e 3 mesi, ma si partirà da 67 anni e un mese nel 2027, per poi salire a 67 anni e due mesi nel 2028 e infine 67 anni e tre mesi nel 2029. Restano esclusi da questo adeguamento i lavoratori impiegati in mansioni definite gravose o usuranti, che continueranno a beneficiare dei requisiti agevolati per il pensionamento anticipato.
Le categorie escluse
Tra le categorie che non rientrano in questa novità lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti
- lavoratori notturni
- addetti alla linea di produzione
- conducenti di veicoli per il trasporto pubblico collettivo
- addetti alla concia di pelli e pellicce
- addetti ai servizi di pulizia
- facchini e addetti allo spostamento merci
- conducenti di camion o mezzi pesanti
- conducenti di treni e personale viaggiante
- guidatori di gru o macchinari per perforazioni
- infermieri e ostetriche
- maestri di asilo nido e scuola dell'infanzia
- operai edili e manutentori
- operatori ecologici e addetti alla raccolta o separazione rifiuti
- assistenti a persone non autosufficienti
- lavoratori marittimi
- pescatori
- operai agricoli
- operai siderurgici
Per quanto riguarda i costi, la spesa stimata è pari a 460 milioni di euro nel 2026, oltre 1,8 miliardi nel 2027, quando scatterà il primo aumento, e circa 1,15 miliardi nel 2028.