Negli ultimi 10 anni hanno chiuso 21mila bar: tutti i numeri
Nel solo primo semestre del 2025 il saldo tra aperture e chiusure è negativo
Negli ultimi 10 anni hanno cessato l'attività oltre 21mila bar e nel solo primo semestre del 2025 il saldo tra aperture e chiusure è stato negativo per 706 unità. Un trend che evidenzia la fragilità del comparto fotografata anche da un tasso di sopravvivenza imprese che a cinque anni dall'apertura è del 53%. Sono questi alcuni degli elementi emersi durante l'evento "Il futuro del bar italiano", promosso da FIPE-Confcommercio nell'ambito di HOST, la fiera internazionale dell'accoglienza e della ristorazione in corso a Milano, nel quale si sono confrontati il presidente di Fipe Lino Enrico Stoppani e quello di Illycaffè Andrea Illy.
Conciliare sostenibilità economica ed elevati standard di servizio sta diventando sempre più difficile per un comparto del fuoricasa che conta quasi 128mila imprese, occupa 400mila addetti
(285.000 sono dipendenti, di cui il 58,9% donne) e vale oltre 20 miliardi di euro di consumi.
I numeri sul turnover, pur depurati da alcuni aggiustamenti amministrativi, sottolinea Fipe, sono la spia delle difficoltà che da anni vive il bar italiano alla ricerca della compatibilità economica tra ricavi e costi per un servizio che resta unico in termini di prossimità e accessibilità. Si tratta dunque di una questione di "sistema", perché il bar non è solo un'attività economica ma un presidio di socialità e di identità dell'Italian lifestyle.